Tiziano Motti: “La legislazione europea deve essere più restrittiva nei confronti dei cyberpedofili”



    Tiziano-Motti_1_autAnalizzando il risultato di una recente sentenza della Corte europea, che ha ritenuto illegittima la Direttiva denominata “Data Retention” approvata nel lontano 2006, considerando che violerebbe la privacy dei cittadini europei, ci rendiamo conto che il rischio legato ai cyberpedofili aumenta sempre di più per i nostri minori. Fu invece un eurodeputato italiano, Tiziano Motti, a ottenere l’approvazione di una propria iniziativa, diventata nel 2010 una Risoluzione ufficiale del Parlamento europeo, finalizzata ad aumentarne la portata al fine di tutelare i minori dall’assalto dei pedofili. Oggi l’11 per cento dei ragazzi italiani che frequenta le chat ha avuto almeno un contatto con un pedofilo e tre su quattro non lo rivelano ai genitori per vergogna; il 79% dei minorenni naviga su Internet e di questi solo il 23% e’ accompagnato mentre il 47% dei ragazzi tra 10 e 14 anni che navigano in rete ha immesso foto a sfondo sessuale di se stesso o amici: sono i dati che dimostrano in realtà la di una legislazione più restrittiva. La risoluzione presentata da Motti propose un sistema di allarme rapido europeo contro i pedofili ed i molestatori sessuali. La proposta, contenuta nella dichiarazione scritta approvata dall’Europarlamento fu illustrata anche a Montecitorio (http://www.adiantum.it/public/836-tiziano-motti-(parlamento-ue)–ora-un-sistema-allarme-ue-contro-gli-abusi-on-line.asp). Attendiamo dunque nuove normative più stringenti per non dare campo libero ai molestatori online.