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Confidi, via libera alla riforma. Plauso di Lapam

Il Segretario Lapam Confartigianato Carlo Alberto Rossi esprime soddisfazione per il via libera del Senato al disegno di legge delega per la riforma del sistema dei Confidi: “uno strumento indispensabile per offrire un quadro di riferimento normativo certo e al passo con i tempi a strumenti, come i Consorzi fidi, strategici per accompagnare lo sviluppo delle piccole imprese”. “I Confidi – sostiene Rossi – sono un patrimonio unico dell’Italia, rappresentano un efficace strumento di garanzia mutualistica, ispirato al principio della sussidiarietà pubblico-privato. Sono un’ottima pratica di rete tra imprese che ha saputo assicurare l’accesso al finanziamento bancario per migliaia di imprenditori, orientandoli ad un sostanziale miglioramento del dialogo con il mondo bancario e accompagnandoli nelle loro esigenze di gestione della finanza d’impresa. Per questo è necessario valorizzarne il ruolo, potenziandone il patrimonio e semplificando le norme che li regolano”. A marzo 2015 le imprese manifatturiere indicano un leggerissimo miglioramento nelle condizioni di accesso al credito con la quota di imprese che giudica le condizioni più favorevoli che è passato in un anno dal 6,7% al 16,1%. Più di una impresa manifatturiera su dieci (10,9%) non ottiene i finanziamenti richiesti o per il rifiuto della banca o perché ha giudicato troppo onerose le condizioni richieste, quota in diminuzione rispetto al 13,4% di un anno prima. “In queste situazioni si inserisce l’attività dei Confidi – prosegue Rossi – istituti che attraverso la propria garanzia rendono possibile l’accesso al credito a piccole imprese ed artigiani, notoriamente sottocapitalizzati e trattati con sufficienza da molti istituti di credito”. Permangono critiche le condizioni sul mercato del credito all’artigianato che a dicembre 2014 registra prestiti per 47.055 milioni di euro, con un calo del 3,8% nell’ultimo anno.

La flessione è diffusa in tutte le regioni, in Emilia-Romagna il calo è del 3,2%. A dicembre 2014 una impresa italiana paga mediamente un tasso effettivo del 5,91% sui finanziamenti per cassa riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca. A Reggio Emilia il dato è migliore della media nazionale e si attesta sul 4,95%.

L’analisi dei prestiti all’artigianato evidenzia a dicembre 2014 uno stock – comprensivo delle sofferenze – concesso al comparto di 47.055 milioni di euro, con una diminuzione in un anno di 1.882 milioni, pari al -3,8%.

A Reggio Emilia i prestiti all’artigianato nel 2014 ammontano a 665 milioni di euro, con un calo del 5,5% rispetto all’anno precedente. A Modena ammontano a 770 milioni di euro, con un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente.

“Mi auguro – conclude Rossi – che ora il provvedimento venga rapidamente approvato dalla Camera per poi essere altrettanto rapidamente attuato da parte del Governo. Mai come in questa fase economica le misure normative devono essere in perfetta sincronia con l’evoluzione del mercato e con le esigenze degli imprenditori. Non possiamo permetterci di attendere mesi o anni, come è avvenuto proprio con la norma sul rafforzamento patrimoniale dei Confidi contenuto nella legge di stabilità 2014 che è ancora in attesa di attuazione. Ma anche le regioni, nostra compresa, debbono fare qualcosa di concreto per i Confidi così come fanno in tutta Europa. E’ ora di passare ai fatti perché le imprese soccombono”.

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