Rete imprese italia sulle politiche di sicurezza dell’Unione Terre di Castelli



    Gli interventi a mezzo stampa con i quali alcuni amministratori comunali di Vignola hanno annunciato l’
    intenzione di volere uscire dal corpo unico della polizia municipale sono quanto mai preoccupanti : la
    sicurezza e la legalità costituiscono condizioni necessarie sia per la vivibilità del territorio sia per garantire il
    libero esercizio alla libertà d’ impresa. Non dobbiamo peraltro dimenticare che anche il territorio dell’Unione
    terre di castelli non è immune da penetrazioni malavitose e che imprenditori sono stati vittime di reati di
    inaudita violenza.
    Non è quindi accettabile che su temi così delicati non si riescano a mettere in campo politiche di integrazione
    ed efficientamento degli enti locali, e che anzi si vada verso una disgregazione delle attività degli enti locali.
    Peraltro va nella direzione opposta rispetto ai progetti di integrazione dei servizi gestiti su area vasta
    nell’Unione, una promessa che era stata fatta praticamente da tutti i candidati sindaco delle ultime elezioni :
    servizi gestiti insieme all’interno dell’Unione facendoli pagare meno ai cittadini e migliorandone al contempo
    l’efficienza grazie alle economie di scala.
    Tornando al caso in specie, la risposta alle esigenze di sicurezza e di vivibilità non può essere quella di
    “smontare” il corpo unico e di ritornare a gestioni localiste della polizia municipale, anacronistiche e spesso
    inadeguate a garantire un livello minimo di sicurezza per cittadini ed imprese.
    Da sempre le associazioni imprenditoriali hanno salutato favorevolmente la nascita del corpo unico di polizia
    municipale che riteniamo in questi anni abbia operato con professionalità e competenza anche in situazioni
    di oggettiva difficoltà.
    Ci preme ricordare inoltre, che le funzioni di polizia municipale e di polizia locale sono tra le funzioni che
    recenti disposizioni normative vedono gestite in modo ottimale su area vasta, coincidente con le unioni dei
    Comuni. Le dichiarazioni apparse sulla stampa da parte di alcuni amministratori di Vignola vanno pertanto in
    controtendenza rispetto, sia alle impalcature normative, sia a moltissime esperienze di territori italiani che
    hanno istituito o hanno in corso di istituzione corpi unici di polizia locale.
    Portare a sistema su area vasta comuni politiche per la sicurezza, ed una condivisa strategia di presidio del
    territorio per permettere a cittadini ed imprese di tutto il territorio dell’ Unione di fruire di servizi omogenei e
    di modalità operative comuni, sono obiettivi che si possono perseguire solamente con la polizia municipale
    aggregata in un corpo unico.
    Se è vero che i Comuni che compongono il territorio dell’ Unione terre di castelli non possono fare a meno di
    Vignola, è pur vero che Vignola non può fare a meno degli altri comuni dell’ Unione se vuole esercitare il
    ruolo di Comune capofila per tutte una serie di funzioni che le vengono attribuite.
    Rinunciare a questo ruolo vorrebbe dire fare ricadere il comune indietro di decenni e fuori dalla storia.