Emilia Romagna, la Corte dei conti attesta l’affidabilità e la regolarità del bilancio regionale



    Corte dei Conti BolognaUn giudizio complessivamente positivo sul Rendiconto generale 2014, sui conti e sulla gestione della Regione Emilia-Romagna.

    Si è svolta oggi l’udienza della Corte dei conti per la formulazione del Giudizio di parificazione, aperta dal discorso del presidente Antonio De Salvo seguito dalla relazione del magistrato Benedetta Cossu e dagli interventi prima del procuratore regionale Salvatore Pilato, poi dell’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti. Si tratta del procedimento conclusivo del ciclo annuale dei controlli sulla legittimità, affidabilità e regolarità dei bilanci pubblici che la Costituzione e la legge affidano alla Corte.

    “Il Giudizio positivo della Corte sui conti della Regione dimostra la solidità del nostro bilancio e l’efficienza della gestione”, sottolinea Petitti. “La Corte ha evidenziato, nella sua pronuncia, il risultato apprezzabile della gestione finanziaria della Regione e una situazione di sostanziale solidità dei conti pubblici e degli equilibri di bilancio. E’ il risultato di una gestione responsabile della spesa regionale e in questo modo la Regione, per quanto di competenza, ha contribuito ad assicurare al Paese il pieno raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.”

    Il Giudizio positivo della Corte dei conti abbraccia diversi profili. Anzitutto la sentenza della Sezione regionale dà atto del rispetto del pareggio e degli equilibri di bilancio nonché del rispetto dei vincoli del Patto di stabilità interno. Nell’esercizio 2014, risulta inoltre rispettato il limite d’indebitamento: la Regione non solo non ha fatto ricorso a nuovo indebitamento ma è stata confermata la continua flessione dei già bassi livelli di debito: -54,33 milioni di euro rispetto al 2013, -188,09 milioni di euro rispetto al 2010. Sotto il profilo gestionale, infine, la Corte attesta sia il rispetto dei tempi medi di pagamento delle fatture a favore di imprese, per forniture e lavori, risultato che la Regione Emilia-Romagna ha raggiunto senza la necessità di fare ricorso allo Stato per ottenere anticipazioni di liquidità sia la coerenza complessiva delle azioni poste in essere per il contenimento delle spese, in alcuni casi anticipando gli obblighi disposti dal legislatore nazionale.