Il Premio letterario Frignano presenta la terna di vincitori



    Premio-Letterario-FrignanoL’importante Premio Letterario, nato nel 1959, ha riconquistato l’anno scorso la sua originaria identità “nomade” intitolata al Frignano, e quest’anno la riconferma dividendosi fra Pavullo, Pievepelago e facendo tappa per la prima volta a Sestola. L’anno scorso la premiazione venne ospitata da Pavullo, quest’anno da Sestola e per l’edizione 2016 tornerà a Pievepelago per poi coinvolgere altre località dell’Appennino modenese.

    Il Premio, che dal 2010 prevede due sezioni – una per la narrativa e una per quella riservata ai ragazzi – nelle passate edizioni ha visto tra i vincitori scrittori del calibro di Alberto Bevilacqua, Paolo Giordano, Vinicio Capossela, Antonio Scurati, Michele Mari, Ugo Cornia, Cesare De Marchi e Aldo Busi.

    I premi – 5.000 euro al vincitore e 2.500 al primo classificato della sezione ragazzi – saranno assegnati e consegnati sabato 1 agosto a Sestola nella cornice di Piazza Vittoria, dove i vincitori leggeranno alcuni brani dalle loro opere.

    “Siamo molto onorati di ospitare, per la prima volta, la premiazione dell’edizione 2015 del “Premio letterario Frignano” – afferma Marco Bonucchi, sindaco di Sestola – e di essere entrati in questo virtuoso circuito culturale. Si tratta di un appuntamento molto importante e qualificante per l’Appennino modenese e ci auguriamo che questa collaborazione continui nel tempo”.

    A sostenere con continuità il “Premio Lettrario Frignano” è la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, partner della manifestazione da oltre dieci anni.

    “Per la Fondazione lo sviluppo del territorio non può prescindere dal sostegno alle iniziative culturali – dichiara Stefania Cargioli del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena –. Il nostro Appennino, in particolare, richiede un’attenzione speciale e merita di essere rivitalizzato attraverso progetti di qualità. Il Premio Frignano è sicuramente una manifestazione in grado di valorizzarne appieno le potenzialità culturali e turistiche, grazie alla notorietà che ha acquisito nel corso degli anni a livello nazionale. La bellezza del paesaggio del Frignano è di per sé un invito alla riflessione e alla lettura: un premio letterario come questo ha il merito di creare una consuetudine tra i suoi estimatori, cresciuti sensibilmente nel corso di questi anni”.

    “Il Premio letterario Frignano è nato con L’Accademia dello Scotenna – dichiara Livio Migliori, presidente dell’Associazione – e continua a sostenerlo volentieri anche in questa edizione 2015. Con il coinvolgimento di Sestola abbiamo confermato l’intento di tornare alle origini della manifestazione, mantenendo la sua natura itinerante ripristinata lo scorso anno. La direzione che stiamo seguendo è quella giusta e auspichiamo che il Premio torni presto a essere “di tutto” il Frignano, con il maggior coinvolgimento possibile dell’Unione dei suoi Comuni”.

    La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’Appennino modenese, nata 56 anni fa e che ha visto fra i fondatori il critico Carlo Bo, prevede la partecipazione al Premio di opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2014 e aprile 2015, che possono essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. Gli altri componenti sono Michelina Borsari, Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Stefano Marchetti, Riccardo Pontegobbi e Stefano Calabrese.
    A questa edizione hanno partecipato 27 case editrici fra cui Einaudi, Rizzoli, Marsilio, San Paolo, Giunti e Corbaccio per un totale di ben 39 opere in gara, 31 per il Premio Frignano e 8 per il Premio Frignano Ragazzi intitolato a Giuseppe Pederiali.

    “Quest’anno – confessa Michelina Borsari, coordinatrice della giuria del premio – ci siamo trovati di fronte ad un numero davvero alto di opere di grande qualità. Libri “leggibili” e dal tono sciolto, ma al tempo stesso innovativi per stile e impegnati su tematiche contemporanee, che mostrano un rinnovato coraggio da parte di editori anche medi e piccoli e che forse testimoniano una trasformazione in corso nell’editoria. Insomma sembra ritornare una letteratura più densa e di messaggio e meno di intrattenimento. La terna che la giuria ha unanimemente scelto per il Premio Frignano presenta proprio queste caratteristiche: tre libri che, pur diversissimi per ispirazione e tipologia narrativa, hanno in comune una grande qualità di scrittura e l’ambizione di comunicare al lettore qualcosa sul nostro tempo”.

    “Belle sorprese anche sul fronte della narrativa per ragazzi – continua Borsari – dove da alcuni anni la qualità delle proposte è molto alta. La terna prescelta si rivolge in particolare ai “piccoli adulti” – preadolescenti e adolescenti – con libri forti e bellissimi, concepiti come veri e propri romanzi di formazione alla vita”.

     

    Terna Premio Frignano:

    Federico Baccomo Duchesne, Peep show, Marsilio Editore

    Con Peep Show, Federico Baccomo Duchesne ci regala un romanzo ferocemente spassoso, satireggiando il mondo vacuo dei reality e la nostra stanca “società dell’apparire”. Il protagonista, Nicola Presci, è precipitato dai fasti del Grande Fratello a un’anonima e incasinatissima vita da autista di divi, ma è sempre a caccia di un’occasione che gli offra un altro quarto d’ora di celebrità. Animato da un inesausto piacere di scrivere, Duchesne ci trascina in una trama esilarante con l’agilità catartica del nuotatore che sa addentrarsi in acque profonde proprio grazie alla leggerezza del suo stile.

    Paola Soriga, La stagione che verrà, Einaudi editore

    Sardi di origine, Agata, Dora, e Matteo si sono conosciuti sul continente durante gli anni dell’università e ora che tornano nell’isola per circostanze non tutte fortunate finiscono a vivere insieme. Senza piani per il futuro, ma già invasi dal senso della perdita, sembrano aggrapparsi soprattutto all’amicizia, come a uno spazio di affetti che ha l’intensità di un focolare e forse dura più dell’amore. Alla sua seconda prova narrativa, Paola Soriga costruisce in uno stile fluente e quasi musicale l’epopea ironica e sofferta di una generazione di trentenni colti e spaesati, spregiudicati e precari che, sulla soglia dell’età adulta, non si proiettano in “magnifiche sorti e progressive”, ma aspettano un domani a breve scadenza, sapendo che fallimenti e gioie, rapimenti improvvisi e immancabili disincanti continueranno ad alternare il ritmo delle loro esistenze e che ancora e sempre il futuro se lo dovranno inventare.

    Carla Vistarini, Se ho paura prendimi per mano, Corbaccio Editore

    Un bandito assalta un supermercato, spara, fugge con il bottino. Fra gli scaffali, rimane a terra senza vita una giovane donna: con lei c’era una bimba di tre anni che ora è china sul suo volto, la accarezza, vorrebbe svegliarla. Un clochard, Smilzo (ex analista finanziario finito in disgrazia per operazioni spregiudicate), si accorge della piccola, la prende con sé e si allontana. Ma quella bimba custodisce un segreto per cui molti sono anche disposti a uccidere… Avvincente come un thriller, fra dramma e commedia, con il ritmo incalzante della sceneggiatura cinematografica, “Se ho paura prendimi per mano” è il primo romanzo di Carla Vistarini, celebre autrice di canzoni, programmi tv e film. Sullo sfondo di una Roma incantevole e misteriosa, anche nei suoi tocchi di quotidiana cialtroneria, si snoda una trama a orologeria abitata da personaggi emozionanti come don Pietro, sacerdote degli ultimi, o il professore smemorato, emblema della solitudine metropolitana: sono tutti protagonisti dell’eterna lotta fra il bene e il male, dove al gelo degli affari sporchi e degli interessi oscuri può fare scudo il calore della solidarietà.

     

    Terna Premio Frignano ragazzi “Giuseppe Pederiali”:
    Fulvia Degl’Innocenti, La Libraia, San Paolo Editore

    La libraia è un romanzo per ragazzi, bello, coinvolgente, grazie anche allo stile leggero e intrigante, ed è anche una storia speciale: la storia dei libri che affascinano una adolescente che ha avuto tanti problemi nella sua breve vita, che ha cercato di vincere l’insicurezza e di ignorare il suo grande bisogno di affetto ma senza successo, e troppo a lungo. La frequentazione di una libreria e della libraia che la gestisce da tempo, avvezza a leggere storie e a collocare sugli scaffali i libri che acquista in un ordine misterioso, e che dispensa ai suoi clienti sia il conforto di un consiglio letterario, sia quello del calore accogliente di un infuso caldo, permette a Lia, una giovane sfrontata e ribelle, di cogliere dei libri un aspetto che non conosceva: i libri non curano le persone, non danno spiegazioni, istruzioni, consigli, ma entrano in contatto intimo e profondo con il lettore e gli permettono di costruirsi gli strumenti per interpretare le sconfitte, le eccessive sicurezze, per puntellare la speranza quando tutto sembra sfumare di fronte alla realtà. E’ tra tanti libri e qualche lettura che Lia capisce che le apparenze a volte ingannano, che la bellezza non è solo quella esteriore e che anche gli affetti hanno modi diversi di manifestarsi. La madre, che lei tanto ama e che tante volte l’ha ferita, torna ad avere un posto importante nel suo cuore, senza riserve, e la sua esperienza passata non può più condizionarla negativamente ma le permette di trovare la forza per programmare un futuro migliore che lei dovrà volere fortemente e non dovrà mai dubitare di poter realizzare.
    Tommaso Percivale, Messaggio dall’impossibile, Einaudi Ragazzi

    Maggio 1961, momento tra i più intensi della guerra fredda in corso tra i due blocchi: Stati Uniti e Unione Sovietica combattono senza esclusione di colpi per l’egemonia e la vittoria finale. La corsa per la conquista dello spazio è uno dei fronti, forse il più entusiasmante, di questa battaglia che ha già prodotto l’impresa in orbita di JuriGagarin e nessun errore è concesso ai contendenti. In questo scenario, in una Torino inedita e sorniona, si muove Buccia, giovane radioamatore, esploratore accanito dell’etere e dei suoi molteplici e misteriosi messaggi. Da una di queste voci crepitanti nello spazio, che fa pensare a un tragico incidente occorso in orbita a una cosmonauta sovietica, prende il via la storia dipanata da Tommaso Percivale, scrittore per ragazzi pluripremiato e radioamatore egli stesso, abile a giocare con gli ingredienti del romanzo a fondo storico e, soprattutto, a muovere le pedine di una intrigante spy story, per avvincere il lettore fino all’ultima pagina e renderlo partecipe di un’avventura in cui si mescolano realtà e fantasia, eventi realmente accaduti e invenzione romanzesca. All’interno di un plot complesso e rigoroso si avvicendano così personaggi storici, amici reali e immaginari, adulti doppiogiochisti, bulli e spie, e mentre si consolida la ricerca di una verità destinata a rimanere un segreto, si rafforza il percorso di superamento della solitudine del ragazzino protagonista, grazie alla conquista di un’amicizia vera e profonda tra pari.
    Guido Sgaroldi, Il giorno degli eroi, Rizzoli editore

    Classe 1965, di professione veterinario e autore pluripremiato di libri per l’infanzia e l’adolescenza, anche tradotti all’estero, Guido Sgardoli ha saputo trovare con il romanzo Il giorno degli eroi un bilanciamento perfetto tra sagacia nella costruzione narrativa, rigore nella documentazione storiografica e passione nel delineare i protagonisti dell’intreccio. I capitoli alternano cronologicamente i primi mesi della Grande guerra, vissuti da una famiglia contadina della bassa veneta e in particolare dal giovane Silvio, e gli ultimi, fatali momenti del conflitto, quando lo stesso Silvio vivrà un momento di straordinaria e pacifica rivoluzione nelle trincee, familiarizzando con il nemico austriaco durante il Natale del ’17.

    Il Premio Letterario Frignano è promosso da Unione dei Comuni del Frignano, Comune di Pavullo, comune di Pievepelago, Comune di Sestola, Accademia “Lo Scoltenna” e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il supporto del Lions Club Pavullo nel Frignano e SestolaCrea e in collaborazione con Artinscena.
    Di seguito alcuni dei progetti culturali finanziati in Appennino dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nel corso degli ultimi anni, che si vanno ad aggiungere al finanziamento per il Premio Letterario Frignano:
    Artinscena – Cartellone di iniziative culturali estive di musica, teatro, danza, spettacolo, mostre e concorsi che si tengono in Appennino;
    Chiesa di Serpiano (Riolunato)–Consolidamento e conservazione della chiesa cinquecentesca di San Lorenzo, mirato alla prevenzione di danni strutturali.
    Le mummie di Roccapelago – Completamento degli spazi espositivi e prosecuzione dello studio antropologico sui corpi mummificati ritrovati nella Chiesa della Conversione di San Paolo a Roccapelago.
    Restauro del castello di Montecuccolo – Completamento dei lavori di restauro del castello che sorge nel comune di Pavullo.
    Restauro della Pieve di Rubbiano – Consolidamento e restauro del complesso dell’antica Pieve di Rubbiano (Montefiorino).
    Restauro della chiesa di S.Silvestro I Papa – Restauro, conservazione e consolidamento della Chiesa di S.Silvestro I a Fanano.
    Iniziative in memoria di Don Battilani – Una serie di iniziative di promozione e conservazione del patrimonio artistico e culturale di Riolunato, in memoria dell’opera missionaria di Don Battilani.
    Anniversario della strage di Monchio (Palagano) – Raccolta di testimonianze, riordino degli archivi e ristampa di un volume storico sulla strage di Monchio, Susano, Costrignano.