Nessun aumento di tasse! Questa l’indicazione del bilancio preventivo per il 2016 del Comune di Formigine. Noi però non ci fidiamo di queste PROMESSE DA MARINAIA del Ns. Sindaco, promesse che abbiamo già visto nel bilancio pre-elettorale del 2104, dove il NESSUN AUMENTO DI TASSE, si è rivelato ben presto solo uno specchietto per le allodole (che dovevano votare).
Tra l’agosto del 2014 e il marzo 2015, in soli 8 mesi, la nuova Amministrazione di Formigine ha AUMENTATO TUTTE LE TASSE: + 33 % di aumento del prelievo fiscale locale:
IMU da 8,9 al 10,2 ‰, TASI da 0 a 3,3‰, TARI aumento del 5,69 %, IRPEF da 0,65 a 0,8 ‰.
Anni di “lacrime e sangue” per i formiginesi che hanno appena dovuto pagare i salatissimi conguagli di dicembre e visto così prosciugarsi le tredicesime (chi ancora le ha) e messo in ginocchio pensionati, disoccupati, famiglie, giovani a basso reddito. Tasse “Patrimoniali” fatte malissimo da questi governi “di sinistra” che non tutelano affatto i più deboli trasformandosi in veri “espropri DEI proletari”, almeno dei tanti rimasti senza redditi.
Purtroppo Formigine deve pagare il debito enorme, ancora 49 milioni di euro (creato da queste amministrazioni), che costringe a pagare ogni anno 4,3 milioni di euro per interessi e quote capitali. Un SALASSO per il Comune che ha praticamente tagliato tutte le manutenzioni delle strade, dei parchi, dei marciapiedi e non ha risorse da investire sulla sicurezza e per vere politiche per il lavoro e antirecessive.
Altro specchietto per le allodole sono poi i promessi investimenti di 10 milioni di euro, opere in previsione da tempo che però non si fanno mai e vengono ormai prorogate di anno in anno, aspettando che arrivi qualche finanziamento esterno.
Nonostante gli oscar, tanto decantati, sulla “comunicazione dei dati di bilancio” (spacciati per premi alla “bontà del bilancio” che è tutta un’altra cosa) purtroppo non viene attuata una efficace revisione della spesa che tagli i costi eccessivi e le inefficienze dei servizi. Nel bilancio preventivo 2016: ritorna ad aumentare la spesa di personale; si continua a dare premi di risultato esorbitanti, “modello ante-crisi”, a dirigenti e apicali; aumentano le spese dell’ufficio tecnico pur con pochissima attività urbanistica; aumentano le spese per il sociale quando si era detto che il passaggio di tali servizi all’Unione dei Comuni avrebbe prodotto economie di scala.
La cosa peggiore è poi la prevista VENDITA DEI GIOIELLI DI FAMIGLIA: l’area delle ex Scuole Carducci, in pieno centro storico, un bell’edificio che ormai e tipico del “paesaggio urbano” e dello “spirito del paese”.
Noi in quella struttura vorremmo una SCUOLA SUPERIORE per i giovani Formiginesi, per la valorizzazione economica del centro, per essere appieno uno dei grandi Comuni della Provincia.
Per evitare questo scempio ci opporremo con tutte le forze.
(Lista Civica Per Cambiare, Paolo Bigliardi – Forza Italia, Alessandro Cuoghi – Lega Nord, Davide Romani)
