Poviglio: stacanovista, ma per rubare nell’azienda in cui lavorava



    Carabinieri 01 smallDopo il proprio turno di lavoro tornava in azienda non certo per continuare a lavorare ma per rubare come accertato in maniera inequivocabile dai Carabinieri della Stazione di Poviglio che hanno condotto le indagini. Questa in sintesi la premessa della vicenda che ha visto un operaio reggiano40enne essere denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia dai Carabinieri della Stazione di Poviglio con l’accusa di furto aggravato. L’origine dei fatti l’altra sera quando una pattuglia della Stazione di Poviglio interveniva alla periferia del paese in quanto era stato segnalato un uomo che giunto a bordo di un furgone dopo aver parcheggiato all’esterno di un’azienda aveva scavalcato la recinzione introducendosi all’interno del capannone aziendale da dove prelevava alcuni motorini elettrici e tre taniche da 20 litri l’una rispettivamente di gasolio, benzina e diluente, che posizionava all’esterno in prossimità della recinzione dove aveva parcheggiato l’auto. All’arrivo dei Carabinieri il ladruncolo tuttavia abbandonava la refurtiva dileguandosi a piedi. Se da un lato l’immediato l’intervento dei Carabinieri aveva di fatto sventato il furto con il recupero della refurtiva restituita all’azienda derubata dall’altro le indagini degli stessi militari conducevano dritti a un 40enne reggiano risultato peraltro dipendente dell’azienda. Nei confronti di quest’ultimo i Carabinieri di Poviglio raccoglievano una serie concordanti di elementi di responsabilità in conseguenza dei quali veniva denunciato per furto. L’uomo, giunto con il suo furgone poi lasciato sul posto dove è stato trovato dai Carabinieri, attraverso una porta antipanico (probabilmente lasciata aperta dallo stesso alla fine del turno di lavoro) entrava in azienda per rubare. A nulla è valso l’estremo tentativo dell’operaio infedele di fornire un alibi che lo scagionava: le risultanze investigative dei Carabinieri lo hanno sconfessato appurando che la versione dei fati fornita era stata architettata proprio per evitare la denuncia comminatagli per il reato di furto.