A Bologna i Cavalieri del Lavoro incontrano i giovani meritevoli dell’Emilia Romagna e della Toscana



    Mambo1Mercoledì 20 aprile i Cavalieri del Lavoro hanno incontrato gli studenti dell’Emilia Romagna e della Toscana che si sono contraddistinti per il loro rendimento scolastico. Una conferenza incentrata sul tema “Dall’idea al progetto. Come nasce: un museo – un progetto imprenditoriale – un progetto formativo”, organizzata dal Gruppo Emiliano-Romagnolo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, con l’obiettivo di consolidare il rapporto fra formazione e mondo del lavoro mettendo in evidenza le punte di merito. I giovani che hanno partecipato all’appuntamento, sono stati gli studenti segnalati dalle loro scuole nell’ambito del Premio Alfieri del Lavoro 2016.

    All’incontro, che si è tenuto nella Sala Conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, hanno partecipato come relatori figure di spicco del mondo imprenditoriale ed accademico della Regione Emilia Romagna con il coordinamento del Dott. Matteo Naccari de Il Resto del Carlino. Gli interventi hanno visto susseguirsi il Cav. Lav. Stefano Possati, Presidente del Gruppo Emiliano Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro, il Cav. Lav. Dott. Lorenzo Sassoli de Bianchi – Presidente Istituzione Bologna Musei, il Cav. Lav. Ing. Franco Stefani – Presidente “System S.p.A.” e il Prof. Stefano Semplici, Direttore Scientifico del Collegio Universitario “Lamaro Pozzani”.

    “Abbiamo scelto il tema: “Come nasce – un museo, un progetto imprenditoriale, un progetto formativo” perché il museo è oggi considerato una risorsa, anche economica, in quanto luogo deputato anche alla ricerca, all’innovazione e alla creatività, così come lo sono un progetto imprenditoriale e un progetto formativo.

    Il contesto in cui ci ritroviamo è quello dell’economia della conoscenza, come risorsa cruciale per creare innovazione: capace di stimolare, attraverso quest’ultima, crescita economica e sviluppo.

    Per questo la scuola ha il compito di preparare gli individui a vivere in un mondo imprevisto, nel quale la formazione è per tutta la vita e la conoscenza va nutrita e coltivata. La vita di un uomo non è mai frutto del caso o di un destino, ma è il risultato di un impegno e di un preciso percorso che coinvolge genitori, insegnanti, educatori ma anche i membri della comunità in cui vive”, dichiara Stefano Possati Presidente del Gruppo Emiliano-Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro.

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    Il Premio Alfieri

    Ogni anno, all’atto della consegna delle 25 Onorificenze al Merito del Lavoro in Quirinale, vengono premiati anche 25 Alfieri del Lavoro. I 25 giovani vincitori saranno gli studenti in possesso della media complessiva più alta, non più di uno per provincia, fra tutti quelli segnalati dalle Scuole italiane. Il numero è legato a quello dei Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno dal Presidente della Repubblica.

    A testimonianza dell’impegno e della motivazione dimostrati nello studio e per stimolare una brillante formazione universitaria e professionale gli Alfieri ricevono dal Capo dello Stato l’attestato d’onore e la Medaglia del Presidente della Repubblica.

    Occorre un curriculum scolastico d’eccezione: ottimo al diploma di scuola media e 100 centesimi agli esami di Stato. Inoltre, nel corso dei primi quattro anni di scuola superiore i ragazzi devono avere collezionato pagelle da record, spesso con quasi tutti 10! Il premio è stato istituito nel 1961 “creando un legame ideale fra gli studenti e i Cavalieri del lavoro e come premio per l’impegno e la motivazione dimostrati nello studio e come stimolo al completamento di una brillante formazione universitaria e professionale’”. La media degli studenti premiati nel 2015 è andata dal 9,575 al 10.

    Il Gruppo Emiliano-Romagnolo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro

    Il Gruppo Emiliano della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, in seguito diventato Gruppo Emiliano-Romagnolo, è stato costituito nel 1922. Il primo presidente è stato il Cav. Lav. Alessandro Tamburi. Nel 1926 fu eletto il Cav. Lav. Camillo Borgnino.

    Nel 1941 fu nominato presidente il Cav. Lav. Giuseppe Angiolini che, dopo la guerra, si impegnò nel rilancio delle attività, avviando una serie di iniziative tra cui il premio “Guglielmo Marconi”. Istituì borse di studio per gli studenti più meritevoli, organizzò visite di giovani laureati alle industrie della zona e corsi di aggiornamento professionale.

    Con tali attività sono state gettate le basi per quella collaborazione tra il Gruppo e il mondo dell’impresa e quello della scuola, sostenuta in seguito anche con altre iniziative, che continuano oggi.  Da dicembre 2015 il Presidente è Stefano Possati (MARPOSS SpA).

    Gruppo Emiliano Romagnolo