Da Rebibbia all’Orso d’Oro di Berlino: Salvatore Striano racconta a Carpi la sua storia



    Striano-coverIl romanzo di una vita salvata da Shakespeare e dall’amore per i libri. Il riscatto da un destino che sembrava segnato per sempre. Salvatore Striano a quattordici anni aveva la guerra in testa, la cocaina nel sangue e due pistole infilate nei calzoni. Era uno dei leader delle ‘Teste matte’, una banda di ragazzini terribili che si sono fatti camorristi per difendersi dalla camorra. Vita di strada, anni di sangue. Poi il carcere, non ancora trentenne. Un destino segnato, il suo. Invece è proprio dal punto più basso e disperato che la vita stravolge. ‘La Tempesta di Sasà’ è un libro sul potere delle parole e della letteratura, sull’amore per i libri che può cambiare la vita. Sasà ne è la prova vivente. La sua personale e travolgente tempesta, la testimonianza più vera e più bella.

    Salvatore Striano è stato tante cose. Detenuto tre anni in Spagna e cinque a Rebibbia, ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli, che gli ha ricordato che lui era prima di tutto un attore. Da allora è stato un camorrista per Matteo Garrone, un rapinatore per Guido Lombardi e molti altri personaggi, al cinema e in tv. Nel 2012 arriva la consacrazione. Il film Cesare deve morire dei fratelli Taviani, tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare e dove lui interpreta il ruolo di Bruto, vince l’Orso d’oro al Festival di Berlino. Come nel piccolo teatro del carcere di Rebibbia, ancora una volta Shakespeare ha dato una nuova direzione alla sua vita.

    L’appuntamento è per mercoledì 15 giugno – ore 21 – Pronao del Teatro Comunale (in caso di pioggia Auditorium Biblioteca A.Loria via Rodolfo Pio 1.

    L’incontro si svolge nell’ambito della rassegna “Ne Vale La Pena” – Conduce Pierluigi Senatore di Radio Bruno.