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Turismo: cambiano le regole per accedere al credito e si apre alle sale da ballo

discotecaCredito alle imprese turistiche, si cambia. L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha varato oggi nuove regole che daranno ai Consorzi fidi inediti margini di manovra per operare a favore del turismo. Ed entrano tra i destinatari dei finanziamenti anche discoteche e sale da ballo. Le nuove regole permetteranno ai Confidi di operare anche in settori diversi da quello ‘naturale’. Finanzieranno non solo grandi interventi strutturali delle aziende come riqualificazione, ristrutturazione e realizzazione di strutture sia ricettive che complementari all’offerta turistica, ma anche azioni di natura gestionale per esempio sulla liquidità o la ristrutturazione del credito. Inoltre, viene dato maggior peso nella ripartizione delle risorse pubbliche alla operatività dei Confidi sul totale delle operazioni di garanzia e di finanziamento realizzate negli anni precedenti.

“Le modifiche, rese necessarie dal cambiamento della normativa regionale, puntano ad adeguare i criteri per la concessione dei contributi ai Confidi, soggetti che nel tempo hanno mutato le loro caratteristiche anche a livello nazionale- afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Viene rivisto, in sostanza, tutto il sistema di mercato della garanzia, che ha visto la trasformazione di alcuni soggetti in intermediari vigilati, fusioni con la creazione di realtà operanti su più province”.
“Inoltre- ha aggiunto Corsini- abbiamo inserito anche i locali da ballo tra i destinatari delle agevolazioni dei Consorzi fidi, prima esclusi: ciò consentirà un maggiore accesso al credito da parte dei gestori, che avranno così la possibilità di qualificare la propria offerta”.

Le novità
Le modifiche più significative riguardano la facoltà concessa ai Confidi del turismo commercio e servizi di poter operare anche in altri settori produttivi, pur col vincolo che almeno l’80% dei soci appartenga ai suddetti settori.
Le modalità del riparto delle risorse tra i Confidi sono state riviste. Una prima fase riguarda la ripartizione a livello provinciale: la quota garantita scende dal 20 al 10% e sono stati definiti nuovi criteri per il riconoscimento dell’operatività a livello provinciale. La restante quota del 90% viene, come in precedenza, ripartita sulla base dell’operatività dei Confidi, cioè sull’insieme delle operazioni di garanzia e di finanziamento realizzate negli anni precedenti. Il parametro dell’operatività, inoltre, è stato rivisto e semplificato introducendo un dettagliato elenco.
Per quanto riguarda le esigenze delle imprese turistiche è stato previsto un ampliamento delle tipologie di intervento. Si passa da una strategia di finanziamento incentrata sugli interventi strutturali a un sostegno più ampio per le imprese del settore. A fianco degli interventi per lo sviluppo dell’offerta turistica è stato previsto il sostegno alle imprese turistiche anche per interventi di natura gestionale.

 

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