Armi e circa 500.000, tra euro e dollari, sequestrati dai carabinieri ad un imprenditore reggiano



    diapositivaNell’agosto del 2014 venne arrestato per il possesso di circa 3.000 armi da fuoco e migliaia di munizioni che deteneva unitamente a circa 1.000.000 in contanti tra euro e dollari. Proprio da questi soldi è scattata una indagine culminata, lo scorso mese di luglio, con un maxi provvedimento di sequestro preventivo di beni disposto dal Tribunale di Reggio Emilia a carico di un 72enne imprenditore di Bagnolo in Piano, a cui furono sequestrati l’azienda bagnolese in campo oleodinamico (ora in mano ad un amministratore giudiziario),  tre case, cinque garages, diverse auto di lusso e moto, numerosissimi conti correnti bancari e polizze assicurative nonché oltre 900mila euro in contanti.

    Nonostante ciò, come ampiamente dimostrato dalle indagini dei carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano, coordinati dalla Dr.ssa Maria Rita Pantani sostituto presso la Procura reggiana, l’imprenditore ha continuato a disporre di ingenti somme di danaro arrivando a possedere numerose armi bianche e da fuoco che deteneva illegalmente, visto il provvedimento di divieto di detenzione armi e munizioni emesso dalla Prefettura reggiana all’indomani del maxi sequestro di armi del 2014.

    diapositiva2Con l’accusa di trasferimento fraudolento di beni e detenzione illegale di armi i carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno denunciato alla Procura reggiana un imprenditore 72enne di Bagnolo in Piano. Accuse a cui si aggiunge quella di spendita e introduzione nello stato di danaro falso per il possesso di una banconota da 50 euro e una da 100 false. A lui i carabinieri bagnolesi, nell’odierna attività, hanno sequestrato 289.550 euro e 159.778 dollari, due pistole senza matricola, di cui una da collezione ad avancarica, numerose armi bianche tra balestre, pugnali, sciabole, asce e coltelli unitamente a una quarantina di munizioni.

    Sull’uomo, nonostante i pregressi provvedimenti, l’attenzione dei carabinieri di Bagnolo in Piano non era mai calata. I militari acquisiti elementi che portavano a ritenere che l’uomo possedesse ingenti somme di danaro e armi illegalmente detenute, hanno riferito alla Procura reggiana. La Dr.ssa Maria Rita Pantani, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri ha quindi emesso un decreto di perquisizione che eseguito dai carabinieri ha portato al sequestro della predetta ingente somma di danaro e delle armi ala base della denuncia operata dai carabinieri di Bagnolo in Piano a carico dell’uomo. Le mazzette di euro e dollari erano in ogni dove: in un armadietto della palestra di casa, tra la biancheria da lavare nel cesto riposto nei locali lavanderia, in una scatola di scarpe lasciata nell’armadio della camera da letto ed in altra scatola di scarpe chiusa nella cassaforte. Tra le banconote due, una da 50 euro e una da 100 dollari, sono risultate essere false. Le armi sono invece state rinvenute nel garage e nella palestra ricavata nell’enorme villa abitata dall’imprenditore.