Sabato 29 ottobre inaugura a Reggio Emilia la nuova biblioteca di Istoreco



    biblio-lavoriArriva la nuova biblioteca storica di Istoreco, dedicata a un grande nome della cultura locale, Ettore Borghi, amministratore, filosofo, insegnante. La nuova sede della biblioteca, che conta su 25mila documenti sulla storia del ‘900 reggiano e non solo, inaugura nel pomeriggio di sabato 29 ottobre.

    L’appuntamento è quindi alle 16.30 di sabato 29 ottobre alla sede di Istoreco, ai chiostri di San Domenico in via Dante, di fronte alla questura. Ci saranno il taglio del nastro, i saluti delle autorità, un ricordo d Ettore Borghi da parte del professor Luciano Lanzi, una visita guidata della biblioteca a cura di Paolo Giorgi, responsabile della struttura, prima della chiusura con le letture teatrali di Clizia Riva “La Resistenza siamo noi”. Da quel momento la biblioteca sarà accessibile al pubblico, negli orari indicati sul sito https://bibliotecaistoreco.com.

    La biblioteca sarà ospitata in un’ala del vasto complesso dei chiostri e porterà ufficialmente il nome di Ettore Borghi. Scomparso nel 2013 a 76 anni, a lungo vicesindaco reggiano, ha lavorato come docente di storia e filosofia al liceo classico Ariosto ed è stato per molto tempo il direttore della rivista Ricerche Storiche di Istoreco.

    L’apertura al pubblico della nuova biblioteca “Ettore Borghi” rappresenta un importante investimento per garantire piena accessibilità al ricco patrimonio biobibliografico di Istoreco, che comprende volumi, opuscoli, periodici correnti e chiusi, e in termini di risorse umane ed economiche finalizzate a questo progetto. Infatti, grazie ad un parziale contributo dell’Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia Romagna legato alla L.R. 18/2000 “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, l’Istituto ha avviato una campagna estensiva di catalogazione dei 10.000 volumi che costituiscono la propria biblioteca specialistica attraverso una collaborazione con la Cooperativa sociale Open Group, e successivamente ha allestito i locali dell’ex Ristorante nei Chiostri di San Domenico grazie al contributo di alcuni partner privati, la Cooperativa Coopservice e il Mobilificio Becchetti, recuperando uno spazio che svolgerà una funzione polivalente accogliendo la Biblioteca e una Sala dedicata al legame di Amicizia tra Reggio Emilia e l’Africa australe.

    Investire sulla cultura, garantendo valorizzazione e promozione del patrimonio bibliografico e documentale, segna un passaggio importante per la vita di Istoreco e – è l’auspicio – per l’intera comunità reggiana.

    “La biblioteca sarà aperta tutti i cittadini interessati e a chiunque voglia approfondire le tematiche della storia del Novecento. L’iscrizione è gratuita, e una volta iscritto chiunque potrà usare i nostri servizi di prestito, consultazione dei documenti, servizio di consulenza e reference per ricerche specialistiche”, spiega poi il referente Paolo Giorgi. E non sarà solo un luogo di lettura e consultazione: “i locali della Biblioteca sono stati progettati per essere polivalenti ed utilizzati in collaborazione con Coopservice e gli altri settori di Istoreco: e a partire da novembre ospiteranno incontri con i ragazzi, presentazioni di libri, proiezioni di filmati e documentari, riunioni”.

    La biblioteca di Istoreco, nata assieme all’istituto nel 1965, possiede una ricchissima raccolta di oltre 25.000 documenti tra libri, periodici, fotografie, materiale audiovisivo, manifesti e altro materiale. Al centro, le tematiche di lavoro di Istoreco: antifascismo e Resistenza, storia del Novecento italiano ed europeo), nazismo e fascismo, memoria, Shoah e cultura ebraica, nuove Destre, movimenti operai, con una particolare attenzione alle vicende della storia locale della città e della provincia di Reggio Emilia. In questo modo è diventata l’unica biblioteca in tutta la provincia di Reggio ad essere specificatamente dedicata alle tematiche storiche e politiche, e si integra dunque al meglio in un contesto molto variegato dal punto di vista dell’approfondimento culturale e della ricchezza del patrimonio bibliotecario come quello reggiano.