Il fine settimana a Palazzo dei Musei di Modena



    Fine settimana futurista, quello di sabato 17 e domenica 18 dicembre a Palazzo dei Musei di Modena, in largo Sant’Agostino, dove sono in programma due eventi a partecipazione libera, una performance musicale teatrale e un incontro, collegati ciascuno a una mostra in corso: la performance a “SibilaRonzaScoppia. L’intonarumori e la serata futurista modenese”, ai Musei civici, e l’incontro a “Rompete le righe. Libri futuristi di una collezione modenese”, alla Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti.

    Sabato 17 dicembre, alle 17.30 l’appuntamento è nella Sala dell’Archeologia dei Musei civici al terzo piano del Palazzo, dove si svolge “La voluttà d’esser fischiati”, performance di musica e teatro con protagonisti l’Ensemble strumentale degli allievi dell’Istituto Superiore di Studi musicali “Vecchi-Tonelli” e gli attori Cristina Carbone e Santo Marino, di Peso Specifico Teatro

    Il tutto è ispirato all’episodio che è anche al centro della mostra in corso, “SibilaRonzaScoppia. L’intonarumori e la serata futurista modenese”. A Modena, infatti, passò il futurismo della prima ora nella serata del 2 giungo 1913 in cui Filippo Tommaso Marinetti e Luigi Russolo presentarono il primo intonarumori. Da qui prende le mosse lo spettacolo – all’insegna della contaminazione tra arte, suono e teatro – per rivivere l’entusiasmante passaggio tra vecchie e nuove concezioni estetiche. Musiche contemporanee e futuriste faranno da contrappunto a dialoghi e letture di brani di alcuni dei protagonisti dell’avanguardia futurista.

    A seguire, alla Caffetteria di Palazzo dei Musei, “Polibibite futuriste”, drink secondo la ricetta di Marinetti, precorritrice degli abbinamenti cibo-cocktail.

    Domenica 18 dicembre, invece, alle 11, la biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei ospita l’incontro “La Galleria Fonte d’Abisso: Storia e fasti tra Modena e Milano raccontati da Sergio Poggianella e Franco Vaccari”, nell’ambito della mostra “Rompete le Righe! Libri futuristi di una collezione modenese”, visitabile gratuitamente nella stessa biblioteca Poletti fino al 5 gennaio 2017. Una collezione di libri futuristi a Modena, come quella in parte in mostra, è sicuramente legata alla presenza in città della più importante galleria privata italiana che nel dopoguerra si occupò di questa avanguardia. Dal 1978 al 1993, infatti, la Galleria d’Arte Fonte d’Abisso fu attiva dapprima a Modena e successivamente a Milano. Fu la prima galleria a evidenziare il legame tra futurismo e neoavanguardia e a riscoprire i futuristi russi. E fu prestatrice di opere per la grande mostra Futurismo & Futurismi che, nel 1986, riaprì Palazzo Grassi a Venezia e riportò l’attenzione del grande pubblico su questo movimento artistico.

    Anche domenica, dopo l’incontro, ci sarà l’opportunità di gustare alla Caffetteria di Palazzo dei Musei le “Polibibite futuriste”, secondo la ricetta di Filippo Tommaso Marinetti.