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Alcol e relazioni: “L’alcol rovina il piacere”

Avreste mai detto che “l’alcol rovina il piacere”? Rompere un tabù che da sempre correla il consumo di alcol a un miglioramento della capacità di relazionarsi con l’altro sesso, fino ad un accrescimento delle prestazioni sessuali, è l’obiettivo della nuova campagna dell’Azienda USL di Modena. Come ogni anno infatti il mese di aprile è dedicato alla prevenzione alcologica.

“L’alcol un afrodisiaco? Niente di più falso – osserva Claudio Annovi, Coordinatore del Progetto Alcol dell’Azienda USL di Modena – al contrario, riduce desiderio ed eccitazione, interferisce sull’orgasmo, altera sensazioni ed emozioni nel rapporto sessuale”.

L’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute della persona e della comunità. In quanto sostanza psicoattiva, interferisce sullo stato di vigilanza e sul comportamento di chi lo consuma: può dunque alterare la percezione delle relazioni, conducendo a rapporti non consenzienti, o violenti, indurre comportamenti a rischio come il non utilizzo del preservativo (che a sua volta può causare gravidanze indesiderate e MST, Malattie Sessualmente Trasmissibili).

“L’uso di alcol – chiarisce ancora Annovi – può dunque compromettere la capacità di giudizio e inoltre portare a vuoti di memoria. Molti ignorano che l’alcol provoca anche danni alla salute sessuale e riproduttiva dell’uomo e della donna, per l’interferenza con il funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione di ormoni”. Problemi ovulatori e mestruali, intaccamento delle funzioni riproduttive, riduzione dell’efficacia della pillola anticoncezionale sono i maggiori effetti sull’apparato femminile, mentre nell’uomo il consumo di alcol riduce la fertilità e la capacità erettile, fino a essere causa di impotenza.

Più piacere, maggiore divertimento, più controllo, meno rimpianti: eliminare l’alcol fa bene alla salute del nostro corpo e delle nostre relazioni, ricordano i clinici, solo il consumo pari a zero, infatti, riduce a zero ogni rischio.

La campagna sarà attiva anche sui social network e prevede una serie di eventi nei singoli distretti a cura dei centri alcologici; è stata organizzata in collaborazione con numerosi partner che contribuiranno alla sua diffusione sul territorio. Associazioni volte alla prevenzione dei problemi alcol-correlati e al recupero della dipendenza da alcol, Farmacie, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, hanno unito le forze per contribuire a una corretta informazione.

Alla pagina www.ausl.mo.it/alcol i materiali della campagna e le iniziative nei distretti sanitari della Provincia.

 

In provincia di Modena 110mila persone a rischio

Nonostante il consumo di bevande alcoliche sia molto diffuso nel nostro paese, spesso i rischi vengono sottovalutati.

A confermarlo sono i dati del sistema di sorveglianza PASSI che monitora la salute della popolazione adulta: in provincia di Modena il 72% delle persone con 18-69 anni consuma alcol, anche occasionalmente, e il 23% risulta essere un consumatore di alcol potenzialmente a maggior rischio per la salute, pari a circa 110 mila persone in questa fascia d’età.

Dati confermati anche dall’indagine HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) condotta a livello regionale tra gli adolescenti: il 4% degli undicenni, l’8% dei tredicenni e il 34% dei quindicenni ha riferito di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta nella vita. Tra questi ultimi, circa un terzo (il 38% dei ragazzi e il 33% delle ragazze) ha riferito di aver bevuto nell’ultimo anno 5 o più bevande alcoliche in un’unica occasione (il cosiddetto binge drinking), mentre il 4% dichiara di assumere alcolici quotidianamente.

 

I partner

L’iniziativa, sostenuta dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), è realizzata insieme alle associazioni AL-ANON – Familiari di Alcolisti; Alcolisti Anonimi e ai Club Alcologici Territoriali. Collaborano alla campagna anche la Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata Emilia-Romagna, Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Federazione Medici di Medicina Generale (FIMMG) e Federfarma Modena.

 

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