“Magia e alchimia nel Rinascimento” alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena



    Venerdì 11 gennaio proseguono, dopo l’interruzione per le festività, alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Il sacro. L’esperienza simbolica del divino nelle tradizioni religiose ideato dal Centro Studi Religiosi. Simonetta Bassi presenta la conferenza dal titolo Magia e alchimia nel Rinascimento.
    Simonetta Bassi insegna Storia della filosofia presso l’Università di Pisa ed è professore distaccato presso il Centro Linceo Interdisciplinare “Beniamino Segre”. Coordinatrice dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, fa parte del consiglio di redazione della rivista «Rinascimento» e del comitato scientifico del «Giornale critico di storia delle idee». Tra i suoi ambiti di studio vi sono i rapporti tra la conoscenza della natura, il sapere magico e l’indagine scientifica in età rinascimentale e nell’opera di Giordano Bruno, oltre che la ricezione del concetto di Rinascimento tra Ottocento e Novecento. Accanto alla curatela di scritti bruniani, tra cui gli Eroici furori (Roma-Bari 2007) e le Opere magiche (Milano 2012), ha pubblicato: Bruno nel XXI secolo. Interpretazioni e ricerche (Firenze 2012); Immagini del Rinascimento. Garin, Gentile, Papini (Roma 2013); L’incanto del pensiero. Studi e ricerche su Giordano Bruno (Roma 2014).
    Le opere magiche rappresentano un grande laboratorio in cui il pensiero di Giordano Bruno si distilla e si affina confrontandosi da una parte con un ricco bagaglio di fonti, dall’altro con la coerenza a una prospettiva antologica definita molto presto, fin dai primi tempi del soggiorno londinese. Ma si può anche osservare come la messa a fuoco lenta e progressiva della riflessione magica non coinvolga solo il corpus delle opere rimaste manoscritte fino al 1891, ma riguardi anche le opere precedenti in cui ha fatto riferimento ad argomenti magici. Il mago di Bruno è il sapiente dotato di capacità d’azione, basata non tanto sulle qualità occulte, quanto piuttosto sulle qualità fisiche che determinano le virtutes dei singoli enti. Se è vero che il mondo di Bruno è retto da forze che non si palesano sempre ai sensi del soggetto, è altrettanto vero che le forze magiche non sono forze extra naturali: sono capacità, virtù che abbisognano di scarsa materia per essere influenti.

    La valorizzazione della dimensione naturale, la necessità dell’elemento materiale nell’azione magica, lo spaccio della magia demonica vanno nel senso di salvaguardare l’autonomia del soggetto conoscente e operante, secondo il progetto già messo a fuoco nei Furori, e di mettere in luce una caratteristica importante della magia di Bruno: il suo essere una «scienza della mediazione», nel senso che l’azione umana ha necessità del medio. L’operazione magica non è assimilabile a un meccanismo – spiega Bassi – l’applicazione in senso stretto di attivi e passivi fonda l’attività della magia semplicemente naturale; invece l’azione magica naturale propriamente definita è fondata sull’adeguamento fra azione e passione, sulla corretta e attenta approssimazione fra agens e actus: il nesso che li lega è coinvolgente, quasi amoroso e in quanto tale non funziona sempre e comunque, ma muta con il mutare delle circostanze e dei soggetti coinvolti: «È magia quella che deriva dalla capacità di antipatia e di simpatia degli enti, come nel caso di quelli che respingono, trasformano e attraggono, quali, ad esempio, le specie del magnete e simili, le cui operazioni non sono riconducibili alle qualità attive e passive, ma tutte vengono riferite allo spirito, ossia all’anima radicata nelle cose; questa è la magia naturale propriamente detta» (G. bruno, De magia naturali).

    La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.