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Il saluto del sindaco Tosi all’arrivo della Marcia ‘Restiamo umani’

La marcia ‘Restiamo umani’, promossa e guidata da John Mpaliza, attivista per i diritti umani, è partita da Veggia ieri, martedì 30 luglio, terminando in Piazza Ciro Menotti, per ritrovarsi la sera a Villa Pace con una serata di testimonianze e canzoni, ed è ripartita questa mattina, mercoledì 31 luglio da Casa Corsini, a Spezzano, in direzione di Formigine. Ad accompagnare John Mpaliza, partito da Trento lo scorso 20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato per arrivare il 20 ottobre in piazza San Pietro a Roma, da Papa Francesco, c’erano oggi ottanta persone.

Ad accogliere in Piazza Ciro Menotti gli ottanta partecipanti, c’era il sindaco Francesco Tosi, la Giunta Comunale, volontari che hanno preparato un punto ristoro. Così il sindaco ha salutato John Mpaliza: “Ho sempre ritenuto che il vero baluardo a difesa della democrazia possa essere rappresentato solo dai cittadini, dal popolo, dal senso comune. Difendere la democrazia significa difendere l’uomo, affermare l’umanità che è in noi; significa difendere e vivere i valori universali della uguaglianza, della solidarietà e della libertà. Significa quindi anche difendere la nostra Costituzione. E’ la gente che deve insorgere con metodi non violenti e ribellarsi a tutto ciò che minacci quei valori nel sentire comune. E’ la cosiddetta società civile che dal basso si auto-organizza, assume iniziative, mette in campo azioni simboliche per riflettere e far riflettere su quelli che sono i punti fondamentali e inalienabili del primordiale patto di convivenza che sta alla base di una comunità, di una società e dello Stato. E’ ciascuno di noi che può e deve assumere iniziative, alzare la testa e proclamare di scegliere l’umanità che è in noi e rigettare gli istinti dell’egoismo, portatori di degrado e di barbarie. Qui sta la differenza tra sudditi e cittadini, tra burocrazia e vero diritto, superiore anche a chi governa e superiore allo stesso parlamento. La voce della coscienza dentro ciascuno di noi è superiore addirittura alla legge: ogni legge infatti non può ledere i principi fondamentali di quella umanità di cui siamo fatti e che ci tiene insieme. Si tratta di ascoltarla, la voce della coscienza, e di metterla in pratica, tutti, ciascuno, subito e sempre”.

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