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Festival filosofia, ancora un giorno dedicato a “Persona”

Ancora per un giorno Modena, Carpi e Sassuolo sono le capitali della filosofia con lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Il festival si chiude domani, domenica 15, con grandi nomi: Elena Pulcini, Nathalie Heinich e Carlo Sini sono alcuni dei filosofi che propongono le loro lezioni magistrali. Ricco anche il programma di eventi collaterali, tra cui “Ciò che possiamo fare”, spettacolo con Lella Costa, mentre è stato annullato per cause di forza maggiore lo spettacolo “Malaparata”, previsto alle ore 19.30 per le vie del centro di Modena.

Un vasto programma artistico arricchisce poi il cuore di lezioni magistrali del festivalfilosofia: fino a domani Modena, Carpi e Sassuolo declinano il concetto di “Persona” attraverso le varie forme dell’espressione artistica e culturale, individuale e collettiva. Persona, una categoria di lunga durata della cultura europea, fondamento dell’autonomia individuale e dei diritti umani. Sempre immersa in una rete di reciprocità, alla Persona si riconduce il principio di dignità, sia nel campo sociale e politico (come per esempio nel caso del lavoro), sia nelle questioni bioetiche di inizio e fine vita. Per un giorno ancora si indagherà anche il modo in cui l’essere persone – richiamandosi al suo significato originario di maschera – passi attraverso il riconoscimento e la messa in scena del sé in cui si esprime la soggettività di ciascuno.

 

Programma filosofico di domani, domenica 15 settembre

Domenica mattina sono previste sei lezioni magistrali: “Persona, maschere e personaggi” è il titolo dell’intervento di Marc Augè (Modena, Piazza Grande, ore 10.00) mentre, a seguire, Umberto Galimberti si chiederà se ciascuno, preso come persona, sia uno o molti (Modena, Piazza Grande, ore 11.30). Una delle tracce, in merito a “persona”, di cui parlerà Emanuele Stolfi, rinvia al diritto romano, nel quale la summa divisiotra persone (liberi e servi) e cose costituisce uno dei perimetri originari in cui si è svolto il discorso istituzionale e morale intorno alla persona (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10.00).

Muovendosi entro una questione di genere, Elena Pulcini indicherà come la vulnerabilità, presa come condizione esemplare dell’epoca contemporanea, possa divenire una risorsa per chi voglia praticare la responsabilità e la cura del mondo (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11.30). Nathalie Heinich parlerà invece di “Identità: come si può essere se stessi?”(Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 10.00).

Carlo Sini, discutendo lo statuto del corpo tra soggettività e automatismo, mostrerà come il corpo che siamo possa essere la nostra prima maschera (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11.30).

Il programma filosofico della giornata di domenica prosegue nel pomeriggio a Modena con Colin Crouch (nella Lectio Gruppo Hera) che affronterà il tema dell’appartenenza e dell’identità collettiva tra globalizzazione e rinascita delle nazioni (Modena, Piazza Grande, ore 15.00). Una delle virtù essenziali che si attribuiscono alla persona è quella della dignità, sul cui principio interverrà Michael Rosen nella Lectio BPER Banca (Modena, Piazza Grande, ore 16.30). Sul terreno della biopolitica la critica alla persona ha mostrato la necessità di pensarla sempre in relazione all’impersonale, ovvero al collettivo, o in altro senso all’organico, per mostrare come la consistenza del vivente (umano, ma non solo) sfugga all’astrazione giuridica e istituzionale che pare inevitabile, data la struttura della persona: ne discuterà Roberto Esposito (Modena, Piazza Grande, ore 18.00).

Focalizzandosi sul caso dell’autismo, a Carpi Marco Francesconi ne prenderà spunto per segnalare che la “mente pieghevole” è caratteristica di ogni persona (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 15.00), mentre Massimo De Carolis, indicando come ogni identità riposi sull’imperfezione, mostrerà come la personalità sia sempre una costruzione politica (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30). Donatella Di Cesare poi, farà vedere come, in un mondo che non sa più pensare il fuori, l’identità valga soprattutto come cancellazione dell’alterità (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).

Uno speciale tipo di maschera, con le sue implicazioni culturali ed etiche, è il tema della lezione di Maria Bettetini che, a Sassuolo, discuterà il significato iconologico del velo in varie pratiche culturali e religiose(Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30). Tra le tracce di lunga durata sulla “persona” significativa è quella religiosa, che risale fino alla questione della natura umana e divina, come mostrerà Enzo Bianchi(Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).

In serata a ModenaGustavo Zagrebelsky indicherà che la prima forma di riconoscimento, nonché la prima tutela giuridica, sta nel “diritto di avere diritti” (Modena, Piazza Grande, ore 21.00). Infine Emanuele Coccia spingerà la riflessione fino a domandarsi se non esista un “io vegetale” che accomuna i viventi (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 21.00).

 

Un ricco programma collaterale affianca le lezioni magistrali tra performance, concerti, reading e spettacoli. Tra gli altri Lella Costa ripercorre la parabola umana di Edith Stein e si misura con il suo pensiero nello spettacolo “Ciò che possiamo fare”. Una donna, che si impegna per i diritti delle donne, e una vita sempre in prima linea in un luminosissimo enigma, che in qualche modo riassume il Novecento e parla di noi, al punto da essere divenuta patrona di tutta l’Europa come Santa Teresa dalla Croce (Sassuolo, Piazzale della Rosa, ore 21.00).

Sono oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui le personali di Vittorio Guida e Luisa Menazzi Moretti prodotte da Fondazione Modena Arti Visive. A Carpi una mostra ai Musei di Palazzo dei Pio presenta incisioni di Picasso, Kirchner e Chagall sul tema della maschera, mentre a Sassuolo una personale di Mustafa Sabbagh è dedicata alla condizione dell’umano. Prima edizione dopo la scomparsa di Tullio Gregory, il festival omaggia la figura del grande maestro, tra l’altro, riproponendo alcuni dei più significativi tra i suoi “menu filosofici” per quasi ottanta ristoranti ed enoteche delle tre città.
Il festival è promosso dal Consorzio per il festivalfilosofia, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

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