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Spacciava droga da oltre due anni: arrestato dai carabinieri di Guastalla

Nonostante risultasse disoccupato, di fatto si era specializzato imprenditore nel “ramo” della cocaina, come accertato in maniera inconfutabile dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla che hanno arrestato “l’impresario” nell’ambito di una mirata indagine antidroga che ha documentato centinaia e centinaia di cessioni di stupefacenti, ricostruendo un biennio di spaccio.

Per non essere beccato adottava alcune precauzioni: cambiava continuamente i luoghi di consegna e anche le utenze telefoniche dove essere raggiunto dai suoi clienti. Nessuno conosceva la sua vera identità: per tutti era “Omar” ovvero il “nome di battaglia” che aveva dato ai suoi clienti, unitamente alle utenze cellulari dove doveva essere contattato per la compravendita degli stupefacenti.

Il Tribunale di Reggio Emilia accogliendo le richieste avanzate dal Dott. Iacopo Berardi, sostituto presso la Procura reggiana, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri, ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che ieri mattina è stata eseguita dai carabinieri del nucleo operativo di Guastalla. Con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravato dalla continuazione del reato è finito in manette un 29enne marocchino residente a Luzzara, ristretto in regime di arresti domiciliari a disposizione della competete Autorità Giudiziaria.

L’indagine ha preso il via nel mese di ottobre dell’anno scorso quando i carabinieri del nucleo operativo di Guastalla hanno appreso che un marocchino noto negli ambienti con il vezzeggiativo di Omar era dedito allo spaccio di cocaina che perfezionava attraverso contatti telefonici e successivi appuntamento nell’area del distretto della cosiddetta bassa reggiana. Individuato il sospetto i carabinieri risalivano all’utenza utilizzata per i contati con i suoi clienti. Dal telefono del pusher i carabinieri risalivano a quelli di numerosi clienti che venivano tutti sentiti dagli investigatori. Tali attività ha permesso di ricostruire una diuturna e proficua attività di spaccio compiuta a favore di giovani reggiani che hanno dichiarato di aver comprato in plurime occasioni stupefacenti da colui che conoscevano solo come “Omar” che poi hanno riconosciuto in apposita seduta di individuazione fotografica nell’odierno indagato.

La certosina attività investigativa portava a ricostruire centinaia di cessioni di stupefacenti fatte nell’ultimo biennio per un business stimato in svariate migliaia di euro. Le risultanze investigative dei carabinieri del nucleo Operativo di Guastalla concordate dalla Procura reggiana e recepite dal GIP hanno quindi portato all’odierno provvedimento restrittivo che ha visto il pusher finire in manette.

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