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1944 – 2019, Castel Maggiore ricorda gli eccidi nazifascisti

Il 14 ottobre 1944 l’episodio più grave di una terribile escalation di rappresaglie operate da soldati germanici e brigate nere. La commemorazione e la presentazione di “1944: silenzio sul Monte Sole” di Lorenzo K. Stanzani.

Il 14 ottobre 1944 in località Sabbiuno di Piano sono state fucilate e abbandonate in una fossa antiaerea 35 persone, in una rappresaglia operata da militari germanici e brigate nere, a seguito di uno scontro tra i partigiani e le milizie in cui i fascisti avevano avuto la peggio e in cui era morto il comandante partigiano Franco Franchini “Romagna”. Un eccidio atroce, accompagnato dalla distruzione di case e da numerose requisizioni ai danni di abitanti della zona.
Il 13 e 14 ottobre ricordiamo quei tragici fatti, insieme alle fucilazioni sommarie avvenute il 4 e il 12 settembre 1944

Domenica 13 ottobre

PARCO DELLE STAFFETTE PARTIGIANE – Via Lirone
Ore 10.00

COMMEMORAZIONE DEGLI ECCIDI DEL 1944
Cerimonia di Onore ai Caduti con il Picchetto d’Onore del Reggimento Genio Ferrovieri
Interventi di
Anna Cocchi, Presidentessa dell’ANPI di Bologna
Belinda Gottardi, Sindaca di Castel Maggiore
In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà all’interno del Centro Sociale Pertini

Ore 11.00
Consonanze presenta: Paolo Benvegnù in concerto

Lunedì 14 ottobre

Ore 20.30 TEATRO BIAGI D’ANTONA, via La Pira 54
1944: SILENZIO SUL MONTE SOLE
Il nuovo documentario di LORENZO K. STANZANI (LABFILM, 2019)
Intervengono insieme all’autore:
Elena Monicelli, Coordinatrice Scuola di Pace Monte Sole
Belinda Gottardi, Sindaca di Castel Maggiore

1944 Silenzio sul Monte Sole

Il 29 settembre 1944 l’esercito tedesco risale l’Appennino bolognese e massacra 780 persone tra cui 216 bambini e bambine. La più piccola aveva 27 giorni.
Il film racconta ed indaga cosa accadde in quei giorni, avvalendosi degli studi che lo storico Luca Baldissara – autore del libro “Il Massacro. Guerra ai civili a Monte Sole” e presente nel film – ha svolto in anni di lavoro, accedendo per la prima volta a documenti ed archivi che solo recentemente sono stati resi disponibili.
Il racconto intreccia testimonianze, analisi storiche, materiali di repertorio e suggestive parti in animazione.
Colonna sonora originale dei Quintorigo.

“Un film per Monte Sole”, il bellissimo documentario di Carlo di Carlo del 1994, inizia con queste parole: “Monte Sole esce dal silenzio della notte e torna a coprirsi di luce”.

A 75 anni dalla strage desideriamo contribuire anche noi, col nostro lavoro, a mantenere accesa quella luce, e magari accenderne di nuove.

Nuova vuole essere anche la forma con cui il film viene presentato, affinché questa tragedia del ‘900 continui ad essere memoria storica vigilante ancora capace di incidere nel pubblico, in particolare nei più giovani, veri detentori del futuro.
Quella di Monte Sole è una storia di morte, ma non è una storia morta, è una ferita ancora aperta perché difficile da metabolizzare. A lungo si è data la colpa alla follia omicida di un gruppo di esaltati per la impossibilità di accettare che dietro l’orrore ci fosse un pensiero lucido, un’azione di guerra, com’è invece è stato e come tutt’ora continua ad avvenire nel mondo.

Oggi, con le stesse logiche, la guerra ai civili è proseguita crescendo esponenzialmente in diverse forme. Si pensi ai milioni di morti e profughi delle guerre o agli attentati che hanno coinvolto anche l’Occidente nell’ultimo decennio: queste le conseguenze della “guerra totale” sviluppata dai nazisti, dove chiunque è “altro” dal proprio gruppo, diviene nemico da eliminare.
La guerra ha via via mietuto sempre più vittime tra i civili, passando da conflitti che avevano un fronte su cui combattere con campi di battaglia in cui si uccidevano soldati combattenti, alle guerre totali che colpiscono persone in ogni dove con una sproporzione mai vista tra vittime civili e militari, queste ultime ormai numericamente irrisorie.

“Silenzio sul Monte Sole” è un film che parla solo di ciò che accadde 75 anni fa, ma ha l’ambizione di saldare le motivazioni che alimentarono l’ideologia violenta dei fascismi con le mutazioni che essa ha avuto fino ai giorni nostri.
Con queste motivazioni il documentario entra nella storia di Monte Sole, e grazie anche all’accesso ad archivi e documenti inediti, racconta la comunità che lo abitava e di come essa è stata spazzata via, ragiona sulla guerra totale e sul pensiero lucido che anima la guerra ai civili, ben consapevoli del fatto che “i civili” siamo tutti, “i civili” siamo noi.

 

Gli autori

Lorenzo K. Stanzani (regia) e Mauro Bartoli (produzione) hanno lavorato alla realizzazione di oltre 40 documentari, presentati su reti televisive nazionali ed in festival cinematografici. Insieme hanno recentemente realizzato i film: “Quanto resta della notte? Un film su Giuseppe Dossetti”; “Non Arretreremo. Renato Zangheri il Sindaco professore”; “Secondo lo Spirito. La storia del Cardinale Giacomo Lercaro”.

La produzione è della società Lab Film con sede a Imola.

Ora in onda:
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