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Taglio del verde e opere di manutenzione per oltre 1 milione di euro: via a nuovi cantieri nel bolognese

Oltre un milione di euro per nuovi cantieri lungo gli argini del fiume Reno e dei torrenti Lavino e Samoggia, nel bolognese, per lo sfalcio della vegetazione e la chiusura delle tane scavate dagli animali. Interventi che si aggiungono all’avvio, entro l’anno, delle procedure di appalto per la costruzione dell’argine di chiusura della Cassa di Bagnetto e alla conclusione della progettazione delle opere per assicurare la piena capacità di invaso alla Cassa delle Budrie.

È il pacchetto di novità legate alla sicurezza idraulica della pianura annunciato a Pieve di Cento (Bo) dall’assessore regionale alla Sicurezza territoriale, Paola Gazzolo, nel corso del convegno “Sicurezza idraulica del fiume Reno e del territorio di pianura” promosso dall’Unione Reno Galliera alla presenza di tutti i primi cittadini della zona e con la partecipazione del Consorzio della bonifica renana e di Anci Emilia-Romagna.

“Il nodo idraulico di Bologna rappresenta una vera priorità dell’azione della Regione in tema di difesa del suolo e sicurezza territoriale- afferma Gazzolo-. La strategia messa in campo, in un’ottica di prevenzione, si basa su sovralzi arginali, taglio selettivo della vegetazione in alveo, risezionamenti e allargamenti dei letti dei corsi d’acqua e potenziamento del sistema delle Casse di espansione che arriveranno ad invasare fino a 33 milioni di metri cubi d’acqua. Queste opere si affiancano al grande impegno nella progettazione messo in campo  per potenziare il sistema delle casse di espansione. Il 2020 sarà l’anno di importanti lavori per Cassa Bagnetto e Cassa Budrie, frutto della costante ricerca di finanziamentiattuata in questi anni: l’obiettivo è arrivare all’apertura dei cantieri il prima possibile, per dare alla popolazione le risposte che attende”.

“Salutando con grande favore questo importante pacchetto di interventi- aggiunge il sindaco di Castello d’Argile e delegato Unione Reno Galliera per la protezione civile, Alessandro Enriquez-  le Unioni e i sindaci presenti intendono attivare un più stretto coordinamento territoriale  coinvolgendo tutti gli enti e i soggetti interessati per monitorare insieme l’avanzamento delle attività e collaborare con la Regione per rendere sempre di più il fiume Reno una risorsa e mai più un pericolo”.

Gli interventi

Molto importante è il capitolo degli investimenti dedicati alla manutenzione ordinaria. Già avviati due interventi da 295 mila euro per il taglio della vegetazione e la pulizia dell’alveo del Reno. Il primo interessa la sponda sinistra del fiume tra Poggio Renatico e Santa Maria Codifiume per 150 mila euro, mentre il secondo comprende anche il ripristino di alcuni smottamenti delle golene. Ad oggi i lavori sono in corso sulla sponda sinistra del corso d’acqua, lungo un tratto di alveo di circa 3 chilometri in comune di Cento (Fe). Nelle prossime settimane proseguiranno anche in comune di Pieve di Cento.

Sempre nella zona del basso Reno, è in fase di appalto un intervento da 300 mila euro per il taglio della vegetazione e la chiusura delle tane scavate dai mammiferi negli argini che si snodano tra i comuni di Argenta, nel ferrarese, e Pieve di Cento.  Sul medio Reno, da Pieve a Bologna, sono già stati affidati lavori di sfalcio della vegetazione per 433 mila euro, che proseguiranno anche nel 2020. Al momento stanno interessando il torrente Lavino, quindi si sposteranno anche sul Samoggia, oltre che sullo stesso Reno.

Sulla Cassa Budrie, in particolare, si prevede di completare il sistema di regolazione dell’ingresso e dell’uscita dell’acqua per sfruttare la massima capacità di invaso dell’opera, fino a 6 milioni 300 mila metri cubi. In primavera sarà pubblicato il bando di gara per affidare i lavori. Entro dicembre si chiuderanno inoltre le opere di rialzo e ringrosso degli argini del Reno in corso a Cassa Bagnetto e verranno avviate le procedure per l’appalto del cantiere di costruzione dell’argine necessario alla chiusura della Cassa, per 7 milioni di euro.

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