Libri in Fuga, convegno internazionale al Teatro Troisi di Nonantola



    Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre a Nonantola, al Teatro Troisi, è previsto il convegno internazionale “Libri in Fuga. Leggere e studiare mentre il mondo brucia”. L’evento inizia alle ore 9 30 con i saluti istituzionali di Federica Nannetti, Sindaca di Nonantola e di Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna. Partecipano al convegno esperti di letteratura tedesca e delle varie sezioni che componevano parte della biblioteca di Villa Emma.

    Tutto nasce dalla storia di un ritrovamento – spiega Fausto Ciuffi Direttore della Fondazione Villa Emma – infatti nel 2002, in una cantina di Modena vengono ritrovati 96 volumi, per la maggior parte in tedesco, editi nei primi decenni del Novecento. Grazie al timbro Delasem (Delegazione per l’assistenza agli emigranti ebrei) – Villa Emma, è possibile stabilire una relazione tra quei libri e la storia dei ragazzi ebrei accolti e salvati a Nonantola tra il 1942 e il 1943. I volumi ritrovati, infatti, provengono da una vera e più ampia biblioteca, della quale si era persa traccia da quando il gruppo dei rifugiati a Villa Emma fu costretto ad abbandonare la residenza per nascondersi nel paese. Tra i libri ritrovati, che garantivano la formazione dei ragazzi, ci sono delle vere chicche. Volumi che in quelle edizioni oggi nei cataloghi delle biblioteche tedesche vengono dati per dispersi.

    Probabilmente – prosegue Ciuffi – proprio nei giorni in cui venne abbandonata la villa, i fratelli Renato ed Ermes Borsari, giovani studenti del luogo, recuperarono diversi volumi dalla biblioteca nella residenza rimasta vuota. Dai titoli che ci sono pervenuti, emerge un quadro della cultura mitteleuropea tra gli anni Trenta e i primi Quaranta. Poi ci sono dizionari per imparare le altre lingue e libri che insegnano le arti e mestieri.

    Attraverso una ricerca – conclude il Direttore della Fondazione Villa Emma – abbia catalogato scientificamente tutti questi libri. Infatti nel nostro sito web (https://www.fondazionevillaemma.org/) c’è tutto l’elenco dei libri ritrovati e ogni testo ha una scheda che riguarda il contenuto e le informazioni sull’autore. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo ridato un’identità a questi libri che sono l’unica traccia di questa storia.

    Sui 96 volumi al centro del Convegno è attualmente in corso un’operazione di restauro sostenuta dall’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna in accordo con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna.