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L’Emilia-Romagna investe oltre 94 milioni di euro per l’anno accademico 2019/2020, garantiti benefici a quasi 24mila studenti: il 100% degli idonei

L’Emilia-Romagna anche per l’anno accademico 2019/2020 mette al centro il diritto allo studio universitario, e investe oltre 94 milioni di euro per erogare le borse di studio e dare servizi al 100% degli studenti idonei, che quest’anno sono 23.983.

Rispetto allo scorso anno – e in continuità con il trend registrato negli anni precedenti – i beneficiari aumentano di oltre 1.000 studenti (+4,5%) con un conseguente incremento della spesa in denaro e servizi di 4,8 milioni: il 5,5% della spesa complessiva necessaria, che già lo scorso anno aveva raggiunto 89 milioni e 423mila euro.

Sempre più studenti beneficiari, dunque, così come sono sempre più numerosi i giovani che scelgono di studiare negli atenei dell’Emilia-Romagna. Dall’anno accademico 2014/2015 a quello 2017/2018 le matricole sono aumentate del 27,9% e nello stesso periodo l’indice di attrattività delle Universitàregionali (rapporto tra immatricolati fuori regione e immatricolati totali) è incrementato del 5,5%.

“Il pieno rispetto del dettato costituzionale, che prevede all’articolo 34, che ‘i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’ è per noi la strada maestra per garantire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi pari opportunità – ha detto il presidente Bonaccini questa mattina-. La nostra Regione, l’Emilia-Romagna, profonde il massimo sforzo per assicurare il diritto allo studio, in tutte le sue declinazioni e per le scuole di ogni ordine e grado, compreso il diritto allo studio universitario”.

“Il crescente numero di studenti che scelgono l’Emilia-Romagna per il loro percorso accademico di studi evidenzia l’attrattività del territorio e della comunità regionale, oltre che l’eccellenza del nostro sistema universitario- sottolinea l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca, Patrizio Bianchi-. L’investimento nel diritto allo studio in questi anni ha consentito alla Regione di ottenere 31,3 milioni di euro del Fondo integrativo statale, la quota più alta a livello nazionale, aumentata rispetto allo scorso anno di oltre 3 milioni. Sostenere i giovani, e in particolare ragazzi e ragazze capaci, meritevoli e in difficili situazioni economiche, è un obiettivo preciso che abbiamo perseguito con determinazione, e anche quest’anno ce l’abbiamo fatta, riuscendo a garantire i benefici al 100% degli studenti idonei”.

Per assicurare a tutti gli idonei borse e servizi, la Regione ha integrato le risorse nazionali provenienti dal Fis (Fondo integrativo statale) – 31,3 milioni di euro – investendo 39,9 milioni del bilancio regionale e del bilancio ER.GO. A tali risorse si sommano, infine, i 23 milioni di tassa regionale per il diritto allo studio universitario.

L’investimento regionale in diritto allo studio

Dall’anno accademico 2014/2015 ammonta a 390 milioni di euro la spesa sostenuta per erogare borse di studio e dare servizi ogni anno ad oltre 20mila giovani. Si è passati dai 19.265 studenti dell’anno accademico 2014/2015 ai 23.983 del 2019/2020, con un continuo sforzo finanziario che quest’anno richiede oltre 94 milioni di euro. Sono 97 i punti ristoro e 41 le residenze universitarie che complessivamente mettono a disposizione 3.530 posti letto a Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Piacenza.

Borse di studio, servizi e alloggi

Le soglie economiche Isee e Ispe per accedere ai benefici sono rispettivamente di 23mila e 50mila euro.  Le borse di studio hanno un valore che varia da un minimo di 1.097 ad un massimo di 5.371,58 euro annui, sulla base delle condizioni economiche dello studente e della condizione di studente pendolare, fuori sede o in sede.

Per gli studenti che frequentano corsi che rilasciano titoli doppi o multipli che trascorrono all’estero presso l’Ateneo partner un periodo pari o superiore a sei mesi, è prevista una borsa di studio internazionale fino a 5.495 euro.

Alle borse di studio si affiancano altri interventi, quali gli assegni formativi compresi tra 2mila e 4mila euro per favorire l’accesso e la frequenza a Master, corsi di alta formazione e specializzazione all’estero; gli interventi straordinari, del valore massimo di 2mila euro per studenti in situazione di particolare difficoltà; i contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale di importo commisurato al periodo di soggiorno all’estero che vanno a sostegno delle spese di vitto e alloggio; i contributi e servizi per la partecipazione a percorsi di tirocinio formativo post lauream rivolti a studenti fuori sede borsisti nelle residenze ER.GO.

Assegni di alta formazione e ricerca

L’impegno nel diritto allo studio affianca l’investimento nelle alte competenze e nella ricerca per ampliare le opportunità per i giovani di qualificarsi al termine del percorso universitario e rendere disponibili al sistema economico e produttivo nuove conoscenze e nuove competenze.

La Giunta regionale ha recentemente approvato il finanziamento di 1,5 milioni di euro per 50 assegni di ricerca negli atenei dell’Emilia-Romagna per sostenere percorsi di alta formazione e ricerca negli ambiti “Risorse umane per un’economia digitale: big data e intelligenza artificiale” e “Risorse umane per la specializzazione intelligente”. Priorità sarà data ai progetti legati allo sviluppo sostenibile – cioè attenti a formare competenze in grado di supportare le imprese nell’adozione di sistemi di produzione basati su alte prestazioni, attenzione all’ambiente, efficienza energetica e utilizzo di tecnologie innovative – e allo sviluppo economico, cioè progetti capaci di corrispondere alle esigenze di competenze necessarie a supportare i processi di innovazione.

Dal 2016 la Regione ha finanziato con risorse del Fondo sociale europeo percorsi di alta formazione attraverso il finanziamento di borse di dottorato e assegni di ricerca. Ad oggi, con quest’ultimo provvedimento, sono stati finanziati 261 assegni di ricerca e 135 borse di dottorato.

Le candidature dovranno essere presentate dalle Università dell’Emilia-Romagna e dai centri di ricerca presenti sul territorio entro gennaio 2020. Per ogni informazione relativa all’invito è possibile consultare la pagina: http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi-regionali/2019/progetti-per-le-alte-competenze-per-la-ricerca-e-il-trasferimento-tecnologico. È anche possibile contattare il Servizio regionale “Programmazione delle Politiche dell’istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza”, all’indirizzo mail Progval@regione.emilia-romagna.it.

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