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Castel d’Aiano terra di presepi: dal presepe meccanico a quello di paglia, torna una delle tradizioni natalizie più popolari

Castel d’Aiano si conferma terra di presepi: il piccolo centro sull’Appennino bolognese infatti da anni ospita diverse rassegne dedicate a queste espressioni artistiche di devozione popolare.

Nel piccolo borgo medievale di Sassomolare sono già stati allestiti una cinquantina di presepi che rallegrano le vie del paese: da alcuni anni infatti un gruppo di appassionati trasforma il borgo in una esposizione a cielo aperto. La signora Luisa Venturini, una delle promotrici di questa iniziativa, spiega che si tratta di una tradizione relativamente recente, visto che sono 4 anni che si allestiscono questi presepi, con una mostra che cresce di anno in anno. «Per la maggior parte si tratta di presepi tradizionali» spiega la signora Luisa «ma non ci manca la fantasia: abbiamo un presepe fatto con i gusci di lumache, uno fatto di paglia, uno modellato con le cialde di caffè». Tutti sono liberamente visitabili ad eccezioni di quelli ospitati nella chiesina che si possono ammirare nei week-end.

Sono invece alacremente al lavoro a Villa d’Aiano (altra frazione comunale) per allestire il tradizionale presepe meccanico, la cui inaugurazione è prevista domenica 15 dicembre alle 10. Il presepe ha più di quarant’anni di storia, e di solito veniva aperto la vigilia di Natale: ma la proloco ha chiesto di anticipare i tempi per favorire la fruizione da parte dei turisti, e questo ha costretto i volontari a fare gli straordinari. Fra di loro ci sono Eden Boriani, Gianni Martinelli e Vincenzo Crecca, al lavoro con cavi elettrici e macchinari per ricreare la magia del presepe meccanico. Che negli anni è diventato più tecnologico, con alcuni video che sostituiscono i tradizionali scenari imbiancati. Le statue in cartapesta, in parte statiche e in parte animate dagli infaticabili elettricisti, riempiono una casetta di legno di una decina di metri che sarà visitabile dalle 10 alle 18 fino al 6 gennaio. Eden Boriani, che dedica parte del suo tempo libero da quando era giovanissimo, oggi ha 62 anni e teme che questa tradizione sparisca con loro: «Siamo sempre meno a lavorare al presepe meccanico, in tanti non ci sono più e purtroppo i giovani non sembrano essere interessati. Siamo rimasti in tre o quattro a preparare il presepe, che ogni anno rinnoviamo con qualche elemento nuovo, quest’anno ci sono due nuove statue meccaniche. Tra una cosa e l’altra ci vogliono almeno due mesi di lavoro e quest’anno stiamo correndo affinché il 15 dicembre sia tutto pronto». Oltre al presepe meccanico, Villa d’Aiano ospita un presepe costruito con le damigiane all’ingresso del paese e altri presepi ancora lungo le strade.

Il giro della terra dei presepi dal 24 dicembre al 6 gennaio può poi concludersi con la visita al presepe artistico del capoluogo Castel d’Aiano, visitabile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 19, quello nelle grotte di Labante aperto i prefestivi dalle 15,30 alle 17 e quello di Rocca di Roffeno in chiesa, visitabile dopo le celebrazioni eucaristiche.

Tra i tanti appuntamenti durante le festive va ricordato che il 24 dicembre in giro per le frazioni dalle 14,30 alle 19 ci sarà Babbo Natale in slitta a consegnare doni e dolci mentre il 6 gennaio alle 14,30 a Villa d’Aiano arriva la Befana (alle 15 alla Rocca di Roffeno). Per maggiori informazioni il sito del Comune ospita tutti i recapiti.

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