Indagine dell’IRCCS di Reggio Emilia sui Comitati Etici pubblicata su Plos One



    La funzione consultiva dei Comitati Etici in Italia è l’oggetto dell’indagine svolta dall’Unità di Bioetica della Direzione Scientifica dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia i cui risultati sono stati recentemente pubblicati dalla rivista internazionale Plos One con l’articolo “Clinical ethics consultation among Italian Ethics committee: a mixed method study”.

     

    ll Comitato Etico è un organo di consultazione indipendente e di riferimento per la valutazione e l’approvazione dei progetti di ricerca scientifica e per ogni questione di natura etica si possa presentare in una struttura sanitaria relativamente alla pratica clinica. L’obiettivo è la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti che partecipano a sperimentazioni cliniche. I Comitati Etici sono composti da professionisti della sanità, esperti di ricerca e rappresentanti dei cittadini, che hanno il compito di valutare dal punto di vista etico e normativo ogni studio clinico che coinvolga persone.

    Ai Comitati Etici compete anche una funzione consultiva su questioni etiche collegate ad attività scientifiche e assistenziali. Su questa si è concentrata l’attenzione di Ludovica De Panfilis (foto), responsabile dell’Unità di Bioetica, che ha analizzato i regolamenti dei 95 Comitati Etici italiani attivi nel 2015 per rilevare in quali è menzionata e disciplinata. Sulla base dei risultati sono stati avviati contatti diretti e svolte interviste di approfondimento di tipo qualitativo. Dei 71 comitati che hanno risposto all’indagine, 48 prevedono la funzione consultiva ma solo 23 ricevono richieste di consulenza etica su casi specifici (con la frequenza media di una richiesta all’anno).

    I risultati evidenziano, inoltre, come sia esiguo il numero di Comitati per l’etica nella clinica, ovvero strutture dedicate ad attività di consulenza etica alternative ai comitati etici per le sperimentazioni. Nelle poche realtà che li prevedono sono emersi limiti e criticità, ad esempio la difficoltà di coinvolgere gli operatori sanitari e far comprendere il ruolo della consulenza etica nella pratica clinica e nella ricerca.

    “Questi risultati sono molto interessanti – conferma De Panfilis – in particolare alla luce dei recenti posizionamenti della Corte Costituzionale che escludono la punibilità dell’aiuto al suicidio in determinate condizioni, quali la dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, l’irreversibilità della patologia, la condizione di sofferenza intollerabile e la piena capacità di prendere decisioni libere e consapevoli. Per tutelare la vulnerabilità delle persone coinvolte, la Corte affida proprio ai Comitati Etici il compito di valutare le richieste. Il numero di Comitati Etici negli ultimi anni è stato notevolmente ridotto – conclude De Panfilis – mentre è aumentato il carico di lavoro per gli studi clinici, a discapito del tempo da dedicare alla funzione consultiva. Le lacune evidenziate dal nostro studio fanno ipotizzare che sarà difficile per i Comitati Etici rendere effettive le disposizioni della Corte”.

    “Lo studio indica l’opportunità di separare la funzione consultiva dalla valutazione degli studi clinici, come suggerisce anche il Comitato Nazionale di Bioetica” spiega Massimo Costantini, Direttore Scientifico AUSL-IRCCS “è necessario, tuttavia, continuare a fare ricerca su questo tema, per stabilire le caratteristiche che i servizi di consulenza etica dovrebbero avere”.

     

    PLOS ONE è una rivista scientifica di tipo open access pubblicata da Public Library of Science (PLOS) dal dicembre 2006. Pubblica ricerche originali in discipline di ambito scientifico. Prima della pubblicazione gli articoli vengono sottoposti a un controllo di qualità e a un successivo processo di peer review (revisione a cura di esperti sulla materia). Il fattore di impatto (impact factor) di PLOS ONE nel 2014 ha raggiunto un valore di 3.234.