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L’incontro delle Province con il presidente Conte: “per ponti e scuole modenesi servono oltre 50 milioni”

«Per realizzare le opere urgenti su ponti e scuole modenesi servono oltre 50 milioni di euro che attualmente la Provincia non è in grado di finanziare. Però negli ultimi sei anni abbiamo versato allo Stato oltre 100 milioni, oltre ai 27 milioni previsti nel 2020. Chiediamo al Governo un cambio di rotta che deve passare da una riforma delle Province».

E’ il commento di Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, a proposito dell’incontro della delegazione dell’Unione Province d’Italia (Upi) con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che si è svolto martedì 11 febbraio a palazzo Chigi con la partecipazione del sottosegretario all’Interno Achille Variati.

Nel corso dell’appuntamento il presidente nazionale dell’Upi Michele de Pascale ha consegnato al Governo un dossier dove sono indicati tutti i progetti sulla viabilità e le scuole superiori, immediatamente cantierabili, ancora in attesa di un finanziamento, compresi quelli modenesi.

La Provincia di Modena, per quanto riguarda la viabilità, ha indicato 20 interventi di manutenzione su ponti e viadotti lungo le strade provinciali per complessivi quasi 19 milioni di euro, mentre sulle scuole il fabbisogno ammonta a oltre 33 milioni, tra nuove costruzioni per far fronte all’esigenza di nuovi spazi a causa del costante aumento delle iscrizioni e manutenzioni varie.

Le risorse versate allo Stato provengono da imposte, soprattutto dall’Ipt sui passaggi di proprietà delle automobili e dalla quota di Rcauto che secondo Tomei «dovrebbero rimanere sul territorio per realizzare opere fondamentali»; per questo serve «una nuova riforma delle Province che consentirà anche di semplificare e snellire diverse procedure, eliminando enti, agenzie e organismi regionali e riportando i servizi in un unico ente di varia vasta, facendo risparmiare risorse».

L’elenco complessivo delle opere presentato dall’Upi prevede a livello nazionale quasi 1.500 progetti per mettere in sicurezza il 121 mila chilometri di strade provinciali e gli oltre 30 mila ponti e viadotti e un fabbisogno di 1 miliardo 885 milioni, oltre a di 1.700 progetti per le scuole secondarie superiori, per un fabbisogno di più di 2 miliardi.

IL PIANO SUI PONTI: SERVONO QUASI 19 MLN PER REALIZZARE 20 INTERVENTI

I progetti sulla viabilità, inseriti dalla Provincia nel piano presentato dall’Upi nell’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riguardano tutti la manutenzione di ponti e viadotti.

L’elenco prevede 20 interventi, per complessivi 18 milioni e 800 mila euro, su altrettanti ponti che, come ricorda Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, «per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie alle strutture, allo scopo di “prolungarne la vita” nei prossimi decenni».

L’elenco fa parte di un piano di 30 opere, inviato al ministero delle Infrastrutture, su richiesta del ministero stesso, nel 2018 dopo il crollo del ponte Morandi che finora non è stato finanziato; per dieci di questi interventi la Provincia ha stanziato risorse sulle manutenzioni stradali, pari a sei milioni di euro: alcuni interventi sono già stai realizzati, come quello sul ponte del Tiepido lungo la provinciale 16, altri praticamente finiti, come quello sul ponte Saburano a Montese, mentre altri sono in corso o già programmati fino al 2023.

IL PIANO SULLE SCUOLE: 59 INTERVENTI PER 33 MLN, MANUTENZIONI E NUOVI SPAZI

Per quanto riguarda le scuole la Provincia di Modena ha inserito nell’elenco dell’Upi 59 interventi che interessano la maggior parte dei 32 istituti superiori gestiti dall’ente.

Tra gli interventi sui quali la Provincia chiede un finanziamento spiccano l’ampliamento del liceo Formiggini di Sassuolo, gli adeguamenti sismici al “Fermi” di Modena, al “Levi” di Vignola e al “Fanti” di Carpi o per completare quello al Barozzi sempre a Modena.

Nell’elenco figurano i lavori per completare il piano di rifacimento dei solai, gli adeguare normativi fino all’introduzione dei sistemi di risparmio energetico.

La Provincia gestisce 62 edifici scolastici superiori con oltre 1400 aule, 500 laboratori e 25 palestre.

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