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Residenze anziani: a Modena il nuovo Ramazzini pronto entro il 2021

“Sono in procinto di partire i lavori per la nuova Cra Ramazzini che sorgerà in zona Windsor nell’area assegnata dal Comune tramite procedura a evidenza pubblica. Dopo la presentazione del progetto esecutivo predisposto dai tecnici incaricati dalla ditta assegnataria, Domus Assistenza di Modena, che già gestisce l’attuale Ramazzini, è stato stipulato il contratto per la concessione in diritto di superficie dell’area e rilasciato il permesso di costruire. Ottenuta la completa approvazione da parte degli enti competenti, il progetto edilizio ha assunto la sua versione definitiva e ci sono tutti i requisiti per la presentazione alla cittadinanza”.

Lo ha fatto sapere l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli rispondendo a un’interrogazione consiliare di Alberto Cirelli del Pd durante il Consiglio comunale di giovedì 13 febbraio. Il consigliere, ricordando l’aggiudicazione di questo e di un ulteriore terreno in zona Madonnina, al fine di aumentare l’offerta di posti in residenze assistite per anziani, ha chiesto “a che punto sono i lavori di assegnazione definitiva delle aree, se sono stati completati gli iter di gara per l’assegnazione dei progetti e quando sarà possibile presentare al Quartiere, e alla Città i progetti esecutivi”.
L’assessora Pinelli ha precisato che la procedura di assegnazione, unica ma divisa in due lotti, ha avuto esiti e sviluppi differenti per i due lotti.

In particolare, per quanto riguarda il Lotto Windsor, la cooperativa assegnataria, superate in questi giorni alcune complessità relative alla necessità di perfezionare le procedure autorizzative precedenti l’avvio dei lavori e selezionata l’impresa edile che realizzerà l’opera, sta per avviare i lavori che prevede di concludere entro la fine dell’estate 2021.
“Valutato che l’obiettivo minimo di questo progetto era la sostituzione dei 70 posti accreditati dell’attuale Cra Ramazzini – ha aggiunto l’assessora – la realizzazione della nuova struttura con 75 posti letto e un Centro diurno, consentirà un aumento finale di cinque posti, oltre ai posti del Centro diurno”.

Diversamente, non si è ancora conclusa l’assegnazione del Lotto Madonnina. Assegnataria risulta essere la Cooperativa Società Dolce di Bologna, la cui proposta consiste in una Cra da 75 posti inserita in un contesto che prevede anche nido e scuola d’infanzia, servizi e spazi comuni. La procedura aveva subito un primo rallentamento dopo il ricorso presentato dalla seconda classificata. Considerata la volontà dell’amministrazione comunale di ampliare l’offerta di posti e poiché sono decorsi per la ditta ricorrente i termini di impugnazione della prima ordinanza dinnanzi al Consiglio di Stato, l’amministrazione ha poi cercato di rimettere in moto l’iter procedurale. Ha quindi recentemente inoltrato a Dolce la richiesta del pagamento entro 60 giorni dell’acconto del 30 per cento della somma offerta per la costituzione del diritto di superficie sull’area. L’assessora ha però spiegato che il termine di pagamento sta per scadere senza esito e la ditta non ha presentato il progetto esecutivo, quindi l’assegnazione potrebbe non andare a compimento avviando pertanto l’iter per l’assegnazione al secondo classificato in graduatoria, che aveva proposto un progetto per due Case residenze gemelle di 70 posti ciascuna.
Quindi, se la Società Dolce provvedesse in questi giorni al pagamento dell’anticipo, confermando di voler dare corso al progetto, la conclusione dei lavori si potrebbe prevedere per l’estate 2022, mentre se si dovesse assegnare l’area alla seconda classificata, la conclusione povrebbe slittare all’autunno dello stesso anno.

Enrica Manenti del M5s si è detta “contenta” del fatto che a Modena “si realizzino nuove strutture più adeguate e ci interessa abbiano tempi di realizzazione non eccessivi, ma ci preme sottolineare che il contenitore non fa la qualità del servizio. Sappiamo che a Modena c’è un sistema di accreditamento secondo criteri definiti, ciò non toglie che si possa valutare di migliorarli”, ha aggiunto proponendo una Commissione servizi sul tema.
Paola Aime dei Verdi ha espresso l’interesse “a capire i modelli, più che i numeri: il modello che vogliamo è quello in cui le persone siano messe insieme a condividere gli ultimi momenti della propria vita o vogliamo essere più ambiziosi? In altre realtà – ha aggiunto – si applicano modelli differenti. Serve sicuramente uno sforzo ulteriore da parte del Comune, che si traduce in maggiore impegno economico, per sanare la situazione che non è al livello di una città come Modena”.

Nella replica, il consigliere Cirelli ha sottolineato che “i rallentamenti dei lavori non fanno contento nessuno, ma non dipendono dall’Amministrazione che dimostra di essere presente sul tema. Ritengo che gli standard in città siano elevati – ha aggiunto – e credo che anche le prossime Cra possano mantenerli”.

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