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Genedani (presidente nazionale Lapam Trasporti) scrive a Mattarella: “Vogliamo lavorare in sicurezza”

Amedeo Genedani, presidente nazionale Confartigianato Trasporti e presidente Lapam Trasporti, ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ringraziarlo e per mettere al centro i problemi del mondo del trasporto in questo delicatissimo frangente:

“In qualità di presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, la più grande rappresentanza italiana di artigiani, piccole e medie imprese dell’autotrasporto merci, colgo l’occasione per sottoporre alla sua attenzione e a quella delle istituzioni il profondo valore, il coraggio e l’utilità che stanno dimostrando migliaia di operatori del trasporto merci che, con la loro silenziosa ma preziosa attività quotidiana, stanno garantendo al Paese di andare avanti. I vari decreti, che hanno esteso le zone di sicurezza e protezione a tutto il territorio nazionale per il contenimento del contagio, hanno richiesto la continuità del trasporto merci, necessario ed essenziale al mantenimento delle funzioni di approvvigionamento della popolazione. Tutto ciò a riprova della straordinaria importanza dell’autotrasporto, costituito per la quasi totalità da migliaia di operatori che riforniscono quotidianamente gli ospedali, i supermercati, le farmacie, l’industria manifatturiera, i siti di stoccaggio, i negozi e tutte le attività di beni e servizi siano essi alimentari, di prima necessità o di altro genere di cui tutti i cittadini hanno bisogno”.

Genedani prosegue: “Allo stesso tempo mi preme portare alla sua attenzione le criticità che stiamo riscontrando nello svolgimento della nostra attività quotidiana. Siamo fieri di far muovere l’Italia ma anche i nostri autisti e dipendenti hanno il diritto di avere garanzie contro il contagio, di esser messi nelle migliori condizioni per operare e continuare a svolgere al meglio i servizi di trasporto. Al contrario, pare che ancora vi siano prese di posizione difformi delle varie regioni, in contraddizione con le disposizioni dei decreti del Presidente del Consiglio, o ancora peggio della committenza industriale, che hanno pesanti effetti sulle condizioni minime da garantire agli autotrasportatori su tutta la rete stradale e autostradale, nei depositi di smistamento e nei centri di carico e scarico. Negli ultimi giorni – scrive l’esponente Lapam Confartiginaato – i nostri autisti hanno dovuto subire le enormi difficoltà derivanti dall’impossibilità di poter soddisfare i propri bisogni fisiologici, di rifocillarsi durante le soste oppure dall’imposizione di quarantena ingiustificata appena raggiunto un territorio di destinazione o, ancora, dall’essere considerati come gli untori da cui proteggersi. Siamo fieri ed orgogliosi di far muovere l’Italia, ma non possiamo continuare a farlo nell’incertezza, a scapito della nostra salute. Nel pieno dell’emergenza, ci sarebbe bisogno di un messaggio tranquillizzante e di un segnale di vicinanza e un semplice ringraziamento alla categoria dell’autotrasporto sempre in prima fila, a servizio dei cittadini e delle comunità. Noi, come rappresentanti d’impresa – conclude Genedani – non finiremo mai di ringraziare gli autotrasportatori, come auspichiamo non se ne dimentichino le istituzioni e la politica nel prossimo futuro, quando ci auguriamo che finita l’emergenza con i minori effetti negativi possibili, si dovrà pensare a come incoraggiare e sostenere la ripresa economica”.

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