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Il vicesindaco di Vignola Angelo Pasini: “Restiamo a casa per riconquistare la libertà”

Il vicesindaco, Angelo Pasini, rivolge un appello alla popolazione affinché anche in queste giornate siano rispettati i decreti ministeriali

“Restiamo a casa per riconquistare la libertà”. Con queste parole Angelo Pasini, vicesindaco di Vignola, rivolge un appello a tutti i cittadini, affinché in questi giorni cruciali per comprendere l’andamento del contagio, siano rispettate tutte le normative in vigore.

“Martedì 14 aprile – spiega Pasini – potrebbe esserci un primo parziale “allentamento” dei limiti agli spostamenti. Ma ciò sarà proporzionale al rispetto che dimostreremo ancora di saper portare alle restrizioni e misure di prevenzione emanate per frenare il contagio da Covid-19. Dipende tutto da noi. I numeri, timidamente parlando, ci dicono che i contagiati su base giornaliera si stanno riducendo. E questo è il momento per ribadire che si esce di casa solo per lavoro, spesa, motivi di salute e necessità urgenti. E serve ancora l’autocertificazione. Se non avete il modulo pre-stampato, ve lo forniranno sul posto le forze di Polizia in caso di controllo. Occhio alle sanzioni però: se la motivazione dell’uscita di casa risulterà “blanda”, costerà molto caro.

Per effetto del nuovo DPCM datato 01/04/2020, da oggi, sabato 4 aprile, e fino a lunedì 13 compreso (Pasquetta), potranno restare aperte soltanto le attività commerciali, laboratoriali e di servizio ritenute essenziali. Quelle scritte negli allegati n. 1 e n. 2 del DPCM 11 marzo 2020.

Sono aperti gli alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccherie, profumerie, distributori di carburante, negozi di ottica, ferramenta, edicole, lavanderie, igiene della persona, banche, poste, etc.

Potranno continuare le attività produttive e dei servizi essenziali dell’allegato 1 del DPCM del 22 marzo 2020: attività commerciali all’ingrosso, industrie alimentari, agricole, trasporti, autoriparazioni, idraulici, elettricisti, raccolta rifiuti, gestione reti gas, acqua, elettriche e telefonia, assistenza sociale e altre.

Le attività produttive e commerciali non scritte negli elenchi di cui ai DPCM sopracitati, possono operare, con comunicazione al Prefetto, se funzionali alla filiera, cioè legate alle attività già aperte. Quelle che riescono a far lavorare da casa i propri dipendenti e collaboratori, chi vende on-line e consegna a domicilio il proprio prodotto o merce in vendita, pure può continuare l’attività.

Rimangono chiuse scuole, musei, cinema, biblioteche, bar, ristoranti, palestre, impianti sportivi, circoli ricreativi, ecc.

Riconquistiamo la libertà. Restate a casa isolati e disinfettati, anche a Pasqua e a Pasquetta”.

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