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Appello degli albergatori modenesi ai Sindaci

Gli albergatori modenesi hanno scritto ai Sindaci per rappresentare il quadro drammatico nel quale versano gli hotel del territorio e per chiedere l’adozione di una serie di misure indispensabili a garantire la sopravvivenza di un comparto che sarà l’ultimo a ripartire.

“Oggi – chiarisce Amedeo Faenza, presidente provinciale di Federalberghi-Confcommercio – il ricettivo non è tra le attività oggetto di ordinanze restrittive, ma oltre il 90 % delle stesse è attualmente chiusa per assoluta mancanza di clientela: il turismo business ha registrato un totale azzeramento, il mercato internazionale ha cancellato la destinazione Italia per tutto il 2020, quello italiano attualmente non è accessibile”.

“Il mercato regionale – si legge nella lettera – , una volta che i provvedimenti legislativi consentiranno ai cittadini regionali di muoversi con maggiore libertà, speriamo possa generare qualche flusso turistico verso il nostro Appennino, già toccato duramente da una stagione invernale mai veramente partita e stroncata sul nascere dall’emergenza”.

“Le proiezioni – prosegue la lettera – ipotizzano fatturati sul 2020 drasticamente ridotti, e anche per il 2021 sicuramente non si potranno registrare significativi miglioramenti: la ripresa di un settore che negli ultimi anni nel nostro territorio aveva finalmente registrato un aumento costante degli arrivi e delle presenze le prospettive non potrà che essere di lungo termine”.

“Con la lettera inviata ai Comuni – precisa Faenza – abbiamo evidenziato la necessità di adottare alcuni provvedimenti che si ritengono indispensabile per la sopravvivenza delle imprese: azzeramento della TARI dal momento della chiusura delle attività fino a quello di riapertura e riduzione della TARI medesima proporzionalmente alla perdita di fatturato per le attività che sono rimaste aperte; riduzione della TARI per i mesi del 2020 in cui le nostre imprese saranno attive, in modo commisurato alla certa minore produzione di rifiuti; azzeramento della TOSAP/COSAP dal momento della chiusura delle attività fino a quello di riapertura per tutte le attività in sede fissa e su suolo pubblico; sospensione del versamento dell’acconto IMU e immediata apertura di un tavolo tecnico che per il 2020 rimoduli le aliquote sulle categorie che più di altre stanno subendo gli effetti dell’emergenza, si richiede inoltre l’azzeramento della quota di competenza comunale per il periodo dal 1 marzo 2020 sino al 31 dicembre 2020; sospensione di ogni adempimento burocratico per gli allestimenti esterni per bar, ristoranti, pub, catering ed esenzione dal pagamento della TOSAP/COSAP fino alla fine dell’anno per il suolo pubblico aggiuntivo che i pubblici esercizi chiederanno al momento della ripartenza; azzeramento di ogni aumento di addizionali e di altre imposte eventualmente approvato per il bilanci o 2020; taglio del 50% dell’ammontare che nel 2020 pagherà ogni attività per l’imposta sulla pubblicità; azzeramento della tassa di soggiorno per tutto il 2020 e 2021 per i Comuni di Modena e Maranello”.

La lettera si chiude poi con una richiesta ai Comuni perché svolgano un ruolo proattivo per il sostegno alle imprese turistiche verso: le multiutility, a partire da Hera, di cui le amministrazioni sono azionisti, per l’abbattimento dei costi delle utenze, a partire dalla eliminazione della componente fissa delle stesse; del sistema bancario che purtroppo sta rispondendo con lentezza e burocrazia alle esigenze di liquidità delle imprese; del sistema regionale e nazionale affinché per l’annunciato Bonus Vacanza sia incluso obbligatoriamente il pernottamento tra i servizi da acquisire e perché siano varati crediti d’imposta a sostegno delle proprietà immobiliari a destinazione ricettiva, vincolati dal riversamento in termini di agevolazioni sui canoni di locazione”.

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