Festival della Fiaba Modena: al via al Filatoio e dintorni la settima edizione dedicata alla “Baba Jaga”



Conferenze, concerti, performance, narrazioni in voce semplice di fiabe e miti, oltre a esposizioni e altro ancora: tanti gli appuntamenti ideati ad hoc in programma per la settima edizione del Festival della Fiaba dedicata alla “Grande Madre”, da domani venerdì 11 a domenica 13 settembre presso il circolo culturale Filatoio (via De’ Bonomini 61/63 www.filatoio.com) e in varie location nel Quartiere adiacente al Museo casa Enzo Ferrari, vicino al centro storico di Modena.

Il Festival, che è ad accesso libero e gratuito – mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la prenotazione obbligatoria anche per motivi di sicurezza chiamando il 328 4673428 -inaugura alle ore 19.30 con l’aperitivo presso il circolo culturale Filatoio.

A partire dalle ore 20.00 ha luogo la conferenza La Grande Madre e il potere del Femminile, a cura della ricercatrice e fondatrice de “Il cammino di Sofia” – un percorso di crescita attraverso il viaggio nella “Grande Madre Terra” – Amanda Louise Michel Azzurra (presso ProgettoLavoratorio, via Munari 14).

Alle 21.00 sarà invece la volta di Niobe, presso Tempi Tecnici: dopo il successo dello scorso anno tornano i “Miti di Madre”, narrati in voce semplice dal gruppo diretto da Michele Collina, regista e coordinatore organizzativo della manifestazione. Il termine “mito” deriva dal greco mythos, che significa “Parola, racconto”. Nel linguaggio comune la parola “mito” indica qualcosa di favoloso o di irraggiungibile, che viene in qualche modo amplificato e allontanato dal reale. Chi meglio di coloro che hanno vissuto una buona parte della loro vita può dare voce al mito? Le persone che hanno accumulato anni sul loro cammino guidati dalla competenza e dalla grande sensibilità di Collina raccontano alcuni miti dalle Metamorfosi di Ovidio (appuntamento anche con Mirra alle ore 21.30 sempre presso Tempi Tecnici in via De’ Bonomini 51).

Non mancheranno poi le performance come, da non perdere, Frankenstein, ossia il Prometeo moderno, progetto di narrazione a cura di Cajka Teatro d’Avanguardia, con la regia di Riccardo Palmieri, in scena insieme a Caterina Bellucci e Marco Massarotti. Il libro di Mary Shelley fece scalpore. Scandalo. La sua provocazione sta nell’autrice stessa: la madre – creatrice e generatrice di vita – si fa da parte e lascia spazio alla volontà dell’uomo di sconfiggere la natura e le leggi che la governano. Una donna, Mary Shelley, che nella sua proposta (che oggi sarebbe definita “distopica”) rinuncia al ruolo di creatrice della vita immaginando di poter essere sostituita dalla scienza (all’epoca ambito unicamente maschile). La compagnia affronta il romanzo di Mary Shelley portandone in scena una versione delicata e profonda che fa risuonare le tematiche dell’uomo che si relaziona alla conoscenza e che cerca di sfidare le leggi della natura (e di Dio) nel nome di un futuro più radioso nel quale sia possibile sconfiggere la morte. Viktor assume le sembianze di Prometeo mentre il suo ideale lentamente si trasforma in ossessione che divora e trasfigura. L’idea della vita che può sconfiggere la morte diventa l’ossessione del ritorno dalla morte, distorcendo così in modo folle e tragico il destino del geniale scienziato Viktor  Frankenstein (alle ore 22.00 e 23.00 presso Tempo di Recupero, in via Mazzoni 80).

“Ci è stato detto che la Grande Madre ha le sembianze di una vecchia, talmente brutta che come avrei potuto osare rappresentarla? Ho quindi scelto di evocarla, non limitandomi a un quadro unico ma affrontando la tematica attraverso un ciclo di opere che cercano di raccontarla, alle volte con ironia, altre con stupore”, spiega l’artista Stefania Gagliano (Stella), che ha anche realizzato l’immagine simbolo del Festival 2020 ed espone una personale sul tema nell’ambito della manifestazione. “Sono tele inchiodate al muro, come faccio di solito. Carboncino e creta la tecnica: una ricerca di nero su nero che mi permetta di andare a scavare sempre più in profondità”.

Alla Caffetteria del Filatoio si potranno poi gustare cose buone da mangiare, attendendo il proprio turno per andare ad ascoltare una fiaba e incontrandosi per scambiare parole, pensieri e suggestioni. Nel Giardino del circolo, anima pulsante del Festival, ci sarà anche la bottega di Lu_Ghirò, attenta artigiana dell’antica arte del ricamo, e la Casina di Alessandra Cussini, custode di un archivio itinerante a cui far arrivare oggetti e memorie.

Le fiabe della tradizione anche quest’anno sono le protagoniste assolute del Festival a loro dedicato. Narrate in voce semplice nei vari luoghi della manifestazione ogni mezz’ora circa, per una capienza che varierà a seconda degli spazi per evitare gli assembramenti, pur mantenendo la bellezza dell’intimità della condivisione. Domani sarà la volta di Vassilissa la Bella ad esempio – Fiaba di riferimento dell’edizione 2020 – che sarà narrata tre volte ogni sera presso la stanza 22 dell’Hotel La Pace (via Ferrari 74, ore 21.00, 22.00 e 23.00). Mentre L’usuraio nel roveto sarà alle ore 21.30 presso Veronesi Italia (via Ferrari 84), RosaBianca e RosaRossa sarà alle 22.00 presso l’Officina Il Capanno (via Ferrari 49) e Il Giardino d’Estate e d’Inverno sarà alle 22.30 presso la Tigre Bianca (via Malagoli 40). A chiudere la prima serata del Festival saranno Cenerentola alle 22.30 sempre presso ProgettoLavoratorio e Frau Holle alle 23.00 da Tempi Tecnici. Le fiabe ci invitano alla scoperta, liberandoci da tutte le catene e i condizionamenti che il sistema, la famiglia o semplicemente noi stessi ci creiamo. Le fiabe invocano la rivoluzione, quella buona che parte dal basso e aspira alla felicità, alla bellezza dell’essere esattamente chi si è, senza timori.

Il Festival della Fiaba gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione. Tutte le conferenze, come l’accesso al Festival, sono a ingresso gratuito, mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la cui prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 328 4673428. La biglietteria è presso Il Filatoio.

Per informazioni e dettagli sul programma: 340 3191825  – www.festivaldellafiaba.com