Maranello: Una “rete” istituzionale per contrastare l’usura



L’emergenza sanitaria innescata dalla diffusione del Covid-19 e la successiva prolungata chiusura delle attività economiche, produttive e commerciali, imposta per arginare il contagio e limitare il numero dei decessi – il cosiddetto lockdown – sta avendo, e avrà ancor di più nei prossimi mesi, un enorme impatto dal punto di vista socio-economico.
Imprenditori, esercenti e famiglie stanno già facendo i conti con una devastante crisi di liquidità, anticamera, in assenza di accesso a linee di credito legali, del rischio di ricorrere a prestiti usurai. Si tratta di un vero e proprio “welfare criminale che offre sostegno a famiglie e imprese in difficoltà” come ha recentemente sottolineato il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Nel mese di aprile, in pieno lockdown, a fronte di un crollo percentuale dei reati di criminalità comune, il Ministero dell’Interno ha segnalato, in totale controtendenza, un aumento dei reati di usura (+9.6%). Il pericolo di un aumento indiscriminato di pratiche usuraie è stato chiaro fin dall’inizio della pandemia, ed è stato confermato dalla recente operazione del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Sassuolo.
“Gli Enti locali, essendo le istituzioni più vicine ai cittadini e conoscendo le dinamiche del territorio, anche per gli aspetti legati all’economia e allo sviluppo – afferma l’assessore alla Legalità Mariaelena MIlilli – possono svolgere attività molto importanti, in particolare sul versante della prevenzione. Sarà utile tessere una rete con a capo la Prefettura per mettere in campo le sinergie utili a far sì che tutte le istituzioni coinvolte tentino di individuare azioni concrete sulle quali dare il proprio contributo per ostacolare il ricorso all’usura”.
Su questo fronte, nei giorni scorsi la Giunta di Maranello ha deliberato una proposta per stipulare un protocollo di intesa tra istituzioni pubbliche, Prefettura, Camera di Commercio, associazioni economiche di categoria, associazioni bancarie, sindacati e confidi, in cui individuare una serie di linee guida per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura. Tra gli obiettivi auspicati anche l’apertura di uno sportello “di ascolto” rivolto alle vittime dell’usura e l’intensificarsi di azioni di sensibilizzazione sul tema del sovra-indebitamento e la formazione delle giovani generazioni, obiettivo questo che già le amministrazioni del distretto Ceramico perseguono attraverso il progetto “GenerAzione Legale” attivo dal 2015.
Sui dati del fenomeno, indicativo anche l’aumento percentuale delle interdittive per cui l’Emilia-Romagna scala la classifica superando Sicilia e Campania. “Monitorare il passaggio di proprietà delle attività commerciali – prosegue l’Assessore Mililli – come anche consistenti aumenti di capitale o dinamiche societarie ‘anomale’, sono altre iniziative sulle quali è necessario che gli Sportelli Unici Attività Produttive e le Camere di Commercio collaborino strettamente per tenere alta l’attenzione sul territorio ed arginare i fenomeni di infiltrazione mafiosa”.