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Siccità e caldo: preoccupa l’avvio di stagione irrigua. Idrovore del Burana al lavoro giorno e notte per soddisfare le esigenze degli agricoltori

Il Presidente Francesco Vincenzi: “È innegabile che i ripetuti periodi di siccità, le ondate di calore anomalo, gli eventi meteo estremi di straordinaria frequenza negli ultimi anni non siano più da attribuire a casualità ma siano frutto del cambiamento climatico.

Tutti i principali corsi d’acqua dell’Emilia Romagna confermano l’accentuarsi di una tendenza al regime torrentizio, con portate estremamente variabili: è chiaro che se vogliamo continuare a rispondere con efficacia al fabbisogno irriguo del mondo agricolo dobbiamo proseguire nella strada che abbiamo intrapreso da anni, dell’investimento in dotazioni infrastrutturali importanti, in grado di rispondere ad un territorio e ad un contesto ambientale profondamente mutati. In Italia solo l’11% delle precipitazioni viene trattenuto: questo quantitativo di acqua non è più sufficiente a sostenere sia il comparto dell’agricoltura – che sappiamo tradurre l’acqua in prodotto di pregio che tutto il mondo apprezza e ci invidia -, ma anche gli ecosistemi di flora e fauna che vivono attorno alla rete di canali.”

Aggiunge l’Ing. Cinalberto Bertozzi, Direttore del Burana: “Oggi abbiamo un fiume Po che registra un -45% di portata rispetto alla media del periodo, un’ondata di caldo record, il tutto inserito nel contesto di un territorio caratterizzato da una pressione antropica molto forte. I nostri impianti di derivazione sono attivi coi pompaggi, così come il reticolo di canali è a pieno invaso per la distribuzione di acqua a tutte quelle colture agricole stressate da questa prolungata siccità che sarebbe fatale per loro senza l’acqua proveniente dall’irrigazione. Tutte le piante hanno un loro ciclo di vita, la germinazione, la fioritura, la maturazione dei frutti, la senescenza, la continuità nell’apporto idrico è fondamentale alla loro sopravvivenza. Tanti progetti sono stati attuati dal Consorzio Burana in questi anni, basti pensare alla costruzione degli impianti sussidiari di Pilastresi per la derivazione da Po, l’efficientamento del sistema Sabbioncello, i nuovi progetti per il potenziamento dell’irrigazione in Destra Panaro nella zona tra Nonantola e Castelfranco Emilia e altri ne abbiamo in cantiere in attesa di finanziamento, mentre continuiamo ad affiancare il mondo agricolo nell’adozione di strumenti per il risparmio di acqua”.

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