Ro Marcenaro, la famiglia dona tutte le opere del celebre artista al Comune di San Martino in Rio



Gli amici di una vita si sono stretti alla famiglia di Ro Marcenaro che, a circa un anno dalla morte, hanno commemorato la memoria dell’artista, “scrittore e regista, straordinario illustratore appassionato di politica, pioniere del cartone animato, anarchico e libertario capace di andare sempre controcorrente”, come lo hanno ricordato ieri il giornalista Salvatore Giannella e il fumettista Sergio Staino, nel corso di una cerimonia pubblica organizzata dal Comune di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia, dove Ro viveva.

Era palpabile l’emozione della moglie Augusta e dei figli Umberto e Francesca, accolti dal sindaco Paolo Fuccio e dall’assessore alla Cultura Matteo Panari, insieme a familiari, ospiti e autorità, tra cui don Giuseppe Dossetti, Andrea Costa, Albertina Soliani, Pierluigi Castagnetti, Paolo Gandolfi, Fausto Giovanelli e molti sindaci dei luoghi in cui Ro ha vissuto e lavorato nel corso della sua lunga carriera.

Tanti anche gli artisti che hanno voluto testimoniare alla famiglia il loro affetto per Ro nel giorno dell’anniversario della sua nascita (6 luglio 1937), come Lido Contemori, Luca Novelli, Guido De Maria, Fausto Oneto organizzatore del premio per fumettisti U Giancu di Rapallo, il regista Marco Poma, il musicista Sergio Sghedoni, l’editore Maurizio Bardi, il critico d’arte Sandro Parmiggiani, Caterina Coluccio docente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’imprenditrice Marialina Marcucci, il direttore dell’Istituto storico Parri di Bologna Luca Alessandrini nonché presidente dell’associazione “Salviamo la Costituzione”, e i collaboratori Alessandro Marani, Roberto Bartolucci, Elena, Andrea e David di Cartobaleno, Lara e Marcella di Melazeta, Vania Valentini, Lorenzo Malinverni.

L’annuncio della famiglia di donare l’immenso patrimonio artistico e culturale di Ro Marcenaro “affinché le sue opere non si disperdano, ma diventino fruibili dagli addetti ai lavori e dal grande pubblico” è stata confermata dal sindaco Fuccio, il quale ha spiegato che “è iniziata una importante interlocuzione tra le istituzioni, la Regione Emilia Romagna e il Ministero della Cultura”, di cui si è fatto promotore il consigliere regionale Andrea Costa insieme all’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, il quale in una lettera inviata alla famiglia ha sottolineato “il massimo interesse della Regione Emilia Romagna per la conservazione e la valorizzazione culturale dell’archivio, anche in considerazione della legge, attualmente allo studio, per la creazione di una rete regionale di case d’artista”.

Si annuncia quindi un importante lavoro di catalogazione, archiviazione e digitalizzazione che permetterà di conservare intatto nel tempo il genio artistico di Ro Marcenaro, scrittore, regista, straordinario illustratore considerato tra i pionieri del cartone animato, che ha saputo manifestare, con tratto ironico e visionario, il suo impegno sociale e civile contro ogni forma di intolleranza e degenerazione del potere.

Ro Marcenaro – Biografia sintetica

Annoverato tra i pionieri del cartone animato nella pubblicità per aver realizzato tra il 1958 e il 1974, alcuni notissimi spot (indimenticabile quello con la plastilina per il Fernet Branca), nel 1975 realizza “Il Manifesto comunista a fumetti”, venduto in quasi tutto il mondo.

Innumerevoli le collaborazioni con la stampa e con le Tv, dal 1976 con il settimanale Panorama, Espansione, Panorama Mese, Epoca, Rassegna Sindacale, La Repubblica, Il Venerdì di Repubblica, La Gazzetta Dello Sport, Sette del Corriere della Sera, L’Europeo.

Negli anni Ottanta realizza video e animazioni con un proprio studio, cui collabora tutta la famiglia.

Nel 1992 realizza per Gino Paoli i videoclip dell’intero album “Matto come un gatto” e nello stesso anno “President externation dance”, con musiche di Franco Godi, mentre alla presenza in programmi in diretta su RAI 1 affianca la collaborazione con i programmi “Fantasy party” e “Ciao Italia”.

Al disegno satirico unisce le campagne informative per enti pubblici e privati.

Moltissime produzioni per la valorizzazione del territorio come La Puglia Imperiale, Marche Explorer, L’Arca dell’Arte, la collaborazione con l’Ente Nazionale Valorizzazione del Vino ed altri importanti enti nazionali.

Nel 1996 realizza il pilota di una serie televisiva in animazione su Matilde Di Canossa per la RAI.

Ro Marcenaro è stato anche uno straordinario disegnatore di francobolli: “La scoperta dell’America” per la Repubblica di San Marino viene riconosciuto da una giuria di esperti come il francobollo più bello del mondo.

Innumerevoli i premi nel campo della satira. Nel 1993, il suo volume “Dov’è finito Bettino” viene riconosciuto come il libro più divertente dell’anno e riceve il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi.

Segue un satirattivo multimediale intitolato “Il presidente del Consilvio” che ripeterà nell’anno successivo col titolo “Ex voto”.

Crea il blog “L’Asino”, insieme a Fabio Santilli e Melanton, anch’esso premiato nel 2009 a Forte dei Marmi.

Notevole anche il suo impegno nella letteratura per ragazzi: “Il Vangelone” in 100 tavole per la S. Paolo del 1994, “Il barone di Munchausen” per Panini, “Il Candido di Voltaire” per Feltrinelli.

Nel 2000, realizza 52 libri animati per la RAI, 26 puntate della “Cuocarina”, una serie a cartoni animati con le ricette più tipiche della cucina Italiana, con la musica e la voce cantata di Stefano Nosei, e “A danza con Vanessa”, un corso per ragazzi di danza classica a cartoni animati, con la collaborazione di Liliana Cosi.

Negli anni più recenti disegna un fumetto che tenta di risolvere il problema della raccolta dei rifiuti, ispirato dalla crisi napoletana. Crea il fumetto più lungo del mondo: una striscia di 160 metri in cui narra le disavventure di un migrante che cerca il suo futuro in Italia.

Nel 2017, nel 70esimo anniversario della Costituzione della Repubblica italiana, illustra ciascun articolo del testo con 139 tavole. Nel 2017 il progetto debutta al Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi. Nel 2018 i disegni vengono esposti, grazie alla collaborazione con l’Associazione Salviamo la Costituzione, in Sala Borsa a Bologna, con la presentazione di Tomaso Montanari e Massimo Villone. Nel 2019 parte il progetto “Viale della Costituzione” con mostre permanenti nei corridoi di numerose scuole.

I disegni saranno raccolti in volume dall’editore Toscana Book dell’amico Maurizio Bardi.

Sempre per i tipi di Toscana Book, esce nel 2020 “Diaspora Bianca” un romanzo fantapolitico che demistifica gli intenti neocoloniali di quanti propongono “aiutiamoli a casa loro”.