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Green Pass, indagine di Confcommercio su oltre 300 imprese: il 56% sarebbe genericamente favorevole all’obbligo

La maggioranza delle imprese modenesi del commercio, del turismo, della ristorazione e dell’artigianato sono favorevoli all’obbligatorietà del Green Pass; oltre il 60% ritiene sia indispensabile per discoteche e sale da ballo, per cinema e teatri, per il settore dei trasporti; il 50% crede che l’obbligo del Green Pass renderebbe più sereno il clima lavorativo nelle imprese, mentre il 35% teme di perdere clienti; oltre il 60% ritiene che in autunno possa esserci un nuovo lockdown.

E’ questa la sintesi dell’indagine condotta da Confcommercio Modena nei giorni scorsi, che ha coinvolto circa 300 imprese modenesi del terziario e dell’artigianato.

La prima domanda del questionario sottoposto al panel di imprenditori riguardava l’obbligo del Green Pass: il 56% del campione ha risposto di essere genericamente favorevole. Nello specifico, il 65% degli intervistati crede che dovrebbe essere reso obbligatorio per discoteche e sale da ballo, il 60% per cinema e teatri e per i trasporti (bus, aerei, navi), il 40% per le gallerie commerciali, il 39% per spettacoli all’area aperta. Poco meno di un quarto del campione (24,5%) crede che senza Green Pass non dovrebbe essere consentito frequentare bar, ristoranti e pub.

É stato poi domandato quali vantaggi o difficoltà si presenterebbero se il Green Pass divenisse obbligatorio per la propria attività: il 35,6% avrebbe paura di perdere clienti, il 31,5% sostiene che non sarebbe in grado di gestire gli accessi, il 20,5% teme che potrebbe esserci un aggravio di spesa e poco più del 50% trarrebbe invece maggiore serenità per sé ed i propri collaboratori.

Prevale il pessimismo rispetto all’evoluzione della situazione epidemiologica: il 60% degli intervistati ritiene possibile un nuovo lockdown in autunno e questa previsione è motivata da una serie di fattori, tra di loro concorrenti: il rifiuto di tanti di vaccinarsi (58%), il fatto che continuino ad esserci assembramenti (46%), l’insufficienza di controlli adeguati (30%).

Il campione è poi perfettamente spaccato a metà nella risposta alla domanda se in qualsiasi ambiente lavorativo dovrebbe essere obbligatoria la vaccinazione: il 50,7% crede che la vaccinazione sia una scelta personale, mentre il 49,3% ritiene sia una scelta obbligata.

“Dall’indagine – commenta Confcommercio – emerge con chiarezza come da parte dei nostri imprenditori ci sia tutt’altro che una posizione pregiudiziale sul tema del Green Pass: siamo però preoccupati dalle misure che verranno approvate nei prossimi giorni perché, se come appare, il Green Pass dovesse essere il lasciapassare per frequentare bar e ristoranti, significherebbe far pagare un ulteriore prezzo ad una categoria stremata dalle conseguenze della pandemia e dalle misure restrittive, non sempre condivisibili, che ha dovuto subire”.

 

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