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I sindaci reggiani uniti nel limitare gli sprechi d’acqua e tutelare le risorse idropotabili

A seguito della decisione della Regione Emilia-Romagna di dichiarare lo stato di crisi per gli effetti della siccità prolungata, anche i Sindaci dei Comuni del territorio reggiano, coordinati dal Presidente della Provincia Giorgio Zanni, hanno deciso adottare l’ordinanza per limitare gli sprechi d’acqua e tutelare le risorse idropotabili nel periodo estivo seguendo lo schema regionale messo a dispone da ATERSIR.

“Al momento l’emergenza idrica coinvolge principalmente l’attività irrigua del settore agricolo, uno dei cuori della nostra economia. Continuiamo a seguire con preoccupazione anche il fronte idropotabile a seguito delle straordinarie condizioni climatiche che ci troviamo ad affrontare – spiegano i Sindaci reggiani – che evidenziano una carenza sostanziale delle risorse idriche con ricadute anche ambientali che si sommano alle elevate temperature del mese di maggio e alla generalizzata diminuzione delle portate fluviali a partire proprio dal Fiume Po”.

L’ordinanza che sarà adottata, con decorrenza da lunedì 27 giugno, da tutti i 42 Comuni del territorio reggiano, predisposta dalla cabina di regia regionale che vede presenti gli Assessorati all’Ambiente e all’Agricoltura oltre che i gestori del servizio idrico integrato, ATERSIR (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale Emiliano Romagnolo e naturalmente l’Autorità Distrettuale del fiume Po e l’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, prevede diverse misure straordinarie adottate dai Comuni tra cui:

* il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi nella fascia oraria compresa tra le 8 alle 21;

* i prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile;

* sono esclusi dalla presente ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana e l’approvvigionamento tramite pozzi

* il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, è consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete di acquedotto.

“L’obiettivo di questa ordinanza adottata congiuntamente – concludono i sindaci reggiani – mira a promuovere ancor più in questo momento emergenziale tutte le azioni, le buone pratiche e i comportamenti sia individuali che collettivi che aiutino a salvaguardare le riserve idropotabili attualmente a disposizione”.

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