Con il film drammatico ‘Nostalgia” di Mario Martone si inaugura al Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano la prima parte della rassegna d’essai ‘Festival!’



Sette film d’autore italiani e stranieri, per sette appuntamenti il mercoledì sera con il cinema di qualità, e tre titoli – questa la novità – replicati alle 17.30 del giovedì, in tempo per gustarsi un buon tè nella sala aperta dalle 17.

Con l’ultimo lavoro di Mario Martone “Nostalgia” – scelto per rappresentare l’Italia nel primo step della corsa ai premi Oscar 2023 e interpretato da Pierfrancesco Favino, Tommaso Ragno e Francesco Di Leva nei ruoli principali – inaugura mercoledì prossimo 19 ottobre alle 21 presso il Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano (MO) la prima parte della rassegna di cinema d’essai “Festival!”, curata da ATER Fondazione. Replica del film giovedì 20 ottobre alle 17.30. Ingresso unico per tutti i film in cartellone €5, con possibilità di abbonamento per 5 film a scelta (valido per tutte le rassegne sino a fine marzo 2023) al costo di 20€.

Perdersi vuol dire trovarsi, nella Napoli sconcertante e affascinante del Rione Sanità. Trovare sé stessi, il proprio passato, il proprio destino. Dal romanzo omonimo di Ermanno Rea, Martone gira un film elegante, amniotico e viscerale, passato in concorso al Festival di Cannes 2022.

Mercoledì 26 ottobre alle 21 arriva la tenera e surreale commedia americana diretta da Jim Archer “Brian e Charles” con David Earl, Chris Hayward e Louise Brealey. In una remota valle del Galles del Nord, il solitario Brian trascorre il tempo ad inventare cose. Una borsa di pigne, una cinta da uova, un orologio a cucù volante… poi, un giorno, Brian costruisce un robot. Per farlo utilizza una testa di manichino e una vecchia lavatrice. Ci mette un po’ ad attivarsi, Charles, questo il nome che sembra preferire, ma quando lo farà la vita di Brian cambierà sensibilmente. In concorso al Sundance 2022 e presentato in anteprima al Giffoni Film Festival.

Il nuovo film di David Cronenberg “Crimes of the Future”, passato in concorso al Festival di Cannes 2022, è in programma sullo schermo del Mac Mazzieri mercoledì 2 novembre alle 21 con divieto ai minori di 14 anni. Un film viscerale ed intenso, un body horror disturbante, un ritorno sentito ed importante del regista canadese al suo cinema più contorto per raccontare la sua idea di umanità, di rapporto con il pianeta, di futuro. Nel cast Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart e Scott Speedman.

Mercoledì 9 novembre alle 21 – con replica giovedì 10 novembre alle 17.30 – ecco “Maigret” di Patrice Leconte, con uno straordinario Gérard Depardieu e con lui Jade Labeste, Mélanie Bernier e Aurore Clémant. Dal romanzo di Georges Simenon “Maigret e la giovane morta”, il film sembra un adattamento classico che può però contare su tre grandi risorse: la prima è la presenza dietro la cinepresa di Patrice Leconte, che colora la narrazione della tenerezza e la malinconia che caratterizzano tutto il suo cinema; la seconda è la corpulenza di Gerard Depardieu, che regala al suo Maigret una gravitas fisica e morale, portando in dono la sua immagine pubblica di ‘peccatore’ in affanno e regalando al commissario una dimensione crepuscolare. Infine, in filigrana, si intravvede la biografia tormentata di un altro ‘peccatore’, Georges Simenon…

La commedia romantica culinaria “Tuesday Club – Il talismano della felicità” diretta dalla regista danese Annika Appelin e interpretata da Marie Richardson, Peter Stormare e Sussie Ericsson è in cartellone mercoledì 16 novembre alle 21 con replica giovedì 17 novembre alle 17.30. Un personale “Chocolat” dell’autrice, meno sensuale e più gioviale, per cui sceglie protagonisti di età matura, a significare che non è mai troppo tardi per stravolgere la propria vita e rincorrere un sogno. Una storia romantica e di autoaffermazione semplice, eppure in grado di far sorridere, riflettere e sognare.

Mercoledì 23 novembre alle 21 arriva il thriller “Watcher” della regista Chloe Okuno con Maika Monroe, Karl Glusman e Burn Gorman. Okuno, citando Hitchcock e Polanski, crea una metafora grandiosa dello sguardo maschile e il personaggio di Julia esiste semplicemente in un mondo fin troppo riconoscibile in cui le donne sono valutate e svalutate.

A chiudere la prima parte della rassegna mercoledì 30 novembre alle 21 c’è “Love Life” del regista giapponese Kôji Fukada interpretato da Fumino Kimura, Kento Nagayama e Atom Sunada. In concorso alla Mostra di Venezia 2022, si potrebbe parlare tanto di Ozu che di Banana Yoshimoto, di minimalismo senza obbligo di intimismo, di elaborazione del lutto che si concede il privilegio della revocabilità, dell’irresolutezza, dunque, della vita per come è.

Informazioni: tel. 0536/304034