Ricettazione e furti su decine di auto a l’Aquila: arrestato a Bologna



E’ stato arrestato a Bologna, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare disposta dal GIP del tribunale dell’Aquila, un giovane 22enne – l’unico maggiorenne – sfuggito agli arresti il 1° marzo scorso e coinvolto nelle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila e svolte dai carabinieri della Stazione di Pizzoli  (AQ) per ricettazione di auto e furto su autoveicoli in sosta sulla pubblica via nel comune di Pizzoli.

Il giovane avrebbe agito insieme ad altri 5 minorenni, toccati, invece, dalla parallela  inchiesta della  Procura della Repubblica per i minorenni  dell’Aquila. L’operazione, condotta dall’Arma in collaborazione con la Questura, portò all’esecuzione delle misure cautelari nei confronti di indagati minori, ritenuti responsabili di gravi delitti tra rapine, furti, ricettazioni e lesioni personali. Tutti i soggetti colpiti dalla misura, eccetto uno, furono rintracciati presso una casa famiglia del capoluogo, dove erano ospitati, quindi trasferiti e collocati chi in comunità, chi in un carcere  minorile.

Ora, il cerchio si è chiuso anche per l’unico indagato maggiorenne, le cui indagini sono state disposte dalla Procura ordinaria aquilana che, valutate le risultanze investigative dei carabinieri di Pizzoli, ha ottenuto  la misura cautelare della custodia  in carcere disposta dal GIP della sede.

In occasione dei precedenti arresti, il 22enne, componente del gruppo  di giovani raggiunto dalla misura restrittiva, non venne rintracciato e perciò, i carabinieri di Pizzoli hanno subito attivato le ricerche  in campo nazionale ed estero. L’azione sinergica tra i reparti dell’Arma, dopo circa quindici  giorni dall’avvio delle ricerche, ha portato alla localizzazione del giovane nel “Parco della Montagnola” a Bologna, dove i carabinieri della locale stazione lo hanno fermato  e arrestato notificandogli la misura cautelare trasmessa, per l’esecuzione, dai colleghi della stazione  Pizzoli.

Adesso, l’arrestato attenderà  in carcere  l’interrogatorio di garanzia  che disporrà il GIP del tribunale dell’Aquila.