Bologna accoglie la piccola Lourdemia

La piccola Mia è atterrata ieri all'aeroporto Marconi di Bologna insieme alla suora che ne ha la potestà genitoriale. La bambina, nata con un grave difetto al cuore, sarà operata nei prossimi giorni dallo staff del prof. Gargiulo dell'IRCCS S. Orsola e successivamente resterà nella casa di accoglienza "Polo dei Cuori" dell'associazione



Arrivo Lourdemia (foto Paolo Righi)

Mia (Lourdemia) è arrivata ieri insieme a suor Rosalie, all’Aeroporto Marconi di Bologna. Ad accogliere la bambina cardiopatica congenita nata con la Tetralogia di Fallot erano presenti Paola Montanari, presidente di Piccoli Grandi Cuori, e la dott.ssa Emanuela Angeli cardiochirurga dello staff di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola guidato dal prof. dott. Gaetano Gargiulo.

La bambina, dapprima smarrita al suo arrivo, si è aperta in un grande sorriso che non ha però nascosto la sua evidente stanchezza, primo segnale di allarme del suo stato di salute. “Lourdemia sorride sempre, anche quando soffre non si lamenta mai, ma un giorno mi ha detto: mi fa male il Cuore” racconta suor Rosalie, che ha la potestà genitoriale della bambina e che resterà con lei per tutto il percorso di cura qui a Bologna, prima in Ospedale e poi presso il “Polo dei Cuori” dell’associazione. “Lei voleva a tutti i costi la guarigione, ma per noi sarebbe stato impossibile senza il vostro aiuto – prosegue la suora salesiana. Nella nostra casa accogliamo cinquanta bambine, Mia è quella con lo stato di salute più grave. Sono bambine e ragazzine che salviamo dalla strada, o che ci portano i genitori perché sono troppo poveri e non solo dal punto di vista economico. Arrivano qui e ci dicono ‘ora questa bambina è figlia tua’”.

Per arrivare qui insieme a Mia suor Rosalie ha incontrato tantissime difficoltà. La situazione ad Haiti è davvero molto complessa e l’escalation della violenza tra gang sta aggravando la situazione del Paese, mettendo ulteriormente in ginocchio un sistema sanitario già provato. Prosegue suor Rosalie: “Non trovo le parole per descrivere quanto sia complesso. Viviamo giorno per giorno: alla mattina esci per andare a comprare da mangiare e non sai se ritorni. A volte capita che non troviamo nulla: i banditi hanno diviso il Paese e tutte le regioni sono bloccate, non si può passare da un punto all’altro senza pagare. Ho iniziato a novembre tutto l’iter per portare Mia qui: è stata una grandissima fatica ma l’ho fatto con tutto il cuore. Voi avete fatto tutto questo per noi e ci avete dato forza: grazie”.

Per il trasporto della bambina dall’aeroporto Marconi di Bologna all’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola è stato utilizzato un mezzo messo gentilmente a disposizione dalla Pubblica Assistenza di Bologna. A Mia serve un intervento cardiochirurgico complesso che sarà eseguito nei prossimi giorni dallo staff del prof. dott. Gaetano Gargiulo, direttore responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Per sostenere tutti i costi vivi dell’intervento e per coprire le spese extraospedaliere, l’associazione Piccoli Grandi Cuori con il sostegno del Policlinico ha lanciato la raccolta fondi “Il Cuore di Lourdemia”: l’obiettivo è raccogliere 33mila euro.

“La nostra è un’associazione fondata da mamme e papà che hanno vissuto l’esperienza di un figlio cardiopatico congenito”, racconta Paola Montanari, Presidente di Piccoli Grandi Cuori Odv. “In questo caso la famiglia di Mia è Suor Rosalie, che resterà con lei per tutto il periodo di cura: quando la bambina verrà dimessa le ospiteremo in uno degli appartamenti della casa di accoglienza “Polo dei Cuori” dove i nostri volontari si occuperanno di fare la spesa e di aiutare Suor Rosalie in ogni commissione. Per questo motivo la raccolta fondi non si ferma, abbiamo bisogno che le persone continuino a donare perchè oltre alle spese dell’intervento chirurgico e del suo ricovero in Ospedale ci sono tantissimi altri costi da sostenere: il volo aereo, i servizi di assistenza psicologica e sociale, il vitto e l’alloggio presso la nostra struttura, ad esempio. Accogliere Mia non significa solo fornirle le migliori cure ospedaliere e sanitarie, ma anche i migliori interventi socio-assistenziali per aiutarla a vivere una quotidianità più serena, per rendere più lieve ogni sua fatica. Bologna è una città meravigliosa, in una Regione spettacolare come l’Emilia-Romagna che rappresenta un’eccellenza dal punto di vista sociosanitario. Haiti invece è un paese povero e pieno di disastri: abbiamo preso a cuore la storia di Mia e intrapreso questa nuova sfida per noi perché la salute è un diritto per tutti i bambini, anche per Mia”.

Come sostenere “Il Cuore di Lourdemia”
Con una donazione sul sito piccoligrandicuori.it tramite carta di credito, circuito PayPal o bonifico bancario sul conto bancario IT23D0538736580000001179454 – Causale: “Donazione per Lourdemia”.