Chiusa una macelleria in zona San Donato a Bologna per cattive condizioni igieniche

L’intervento della Polizia locale in collaborazione con Ausl, ha portato al sequestro di 65kg di carne e altri prodotti alimentari e a multe per 6mila euro



Nei giorni scorsi il reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale di Bologna, insieme a personale Ausl dell’Unità Operativa Veterinaria B e dell’Unità Operativa Complessa Igiene Alimenti e Nutrizione, ha effettuato un intervento in una macelleria con annesso esercizio di vicinato in zona San Donato nella quale erano segnalate cattive condizioni igieniche.

Gli agenti hanno riscontrato una situazione molto grave dal punto di vista igienico, su tutte le superfici dei locali, nelle celle e nel banco frigo erano visibili infatti sporco e incrostazioni. I locali inoltre non erano dotati di sistemi anti-insetti, come trappole e zanzariere, ed è stata accertata la presenza di blatte e mosche.

Importanti anche le carenze sugli alimenti posti in vendita: diverse confezioni di carne erano prive di indicazioni per il consumatore nonché di ogni elemento di tracciabilità e di bollo, portando quindi al sequestro di 35 kg di pollame e agnello. Sono stati poi sequestrati 30 kg di altri alimenti: frutta e verdura senza indicazione sull’origine, panificati e frutta secca privi di indicazione su allergeni e scadenza.

Il personale del negozio indossava abbigliamento non adeguato e non riusciva a dimostrare sul posto di essere in possesso del necessario libretto sanitario.

È risultata inoltre abusiva l’insegna del negozio, privo inoltre del cartello di divieto di fumo e di quello con gli orari di apertura.

La macelleria è stata chiusa immediatamente a fine intervento e al titolare sono state impartite severe prescrizioni igieniche da parte di Ausl e contestati verbali per un totale di circa 6mila euro da parte della Polizia Locale.

L’intervento si inserisce nell’ambito dei normali e continui controlli a tutela del consumatore operati dalla Polizia Commerciale anche in stretta collaborazione, come in questo caso, con l’autorità sanitaria.