Migranti e Balcani, un film e un incontro a Maranello

Domenica 29 ottobre all’Auditorium Ferrari la proiezione del documentario “Trieste è bella di notte” con l’intervento dell’avvocato Schiavone e di Roberta Biagiarelli



Domenica 29 ottobre alle 16.30 all’Auditorium Enzo Ferrari è in programma la proiezione gratuita del film-documentario sul tema dei migranti “Trieste è bella di notte”, proposta nell’ambito del Festival della Migrazione 2023. Dopo la proiezione, seguirà l’intervento dell’Avvocato Gianfranco Schiavone, Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, ex vicepresidente ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, autore di numerosi studi in materia di immigrazione e diritto d’asilo. Coordina l’incontro Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare ed esperta di Balcani. Ingresso libero.

“Trieste è bella di notte” è un film di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore. In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo. Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali” e le ha introdotte nel maggio 2020. A gennaio 2021 il Tribunale di Roma le ha sancite come illegali e sono state sospese fino al 28 novembre 2022, quando il Ministero dell’Interno le ha riattivate. Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Biha?, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia. Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?