A Modena videosorveglianza a quota 470 telecamere e 59 varchi

Scelte condivise al Tavolo interistituzionale, come ubicazione e tipologia di apparecchi



A Modena videosorveglianza a quota 470 telecamere e 59 varchiIl sistema di videosorveglianza urbano di Modena conta oggi 470 telecamere collegate alle quattro sale operative delle forze di polizia grazie a un notevole ampliamento negli ultimi anni (le telecamere erano 270 nel 2019) grazie anche a importanti lavori di infrastruttura di rete. A queste 470 telecamere si aggiungono i 59 varchi lettura targhe di cui circa 30 inseriti nel Sistema Nazionale Targhe e Transiti (collegate alla banca dati nazionale), 4 al Centro Vaccini, 29 nel sistema dello Stadio, 25 nella sede e 15 nel furgone mobile della Polizia Locale.

È stato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli a fornire i dati aggiornati del sistema di videosorveglianza cittadina rispondendo, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 27 marzo, all’interrogazione di Stefano Manicardi del Partito democratico. L’istanza entrava nel merito dello stato di avanzamento dell’installazione delle telecamere in città e nelle frazioni e chiedeva chiarimenti sui criteri adottati per la scelta delle singole collocazioni e delle diverse tipologie di apparecchio.
Il sindaco ha spiegato che la realizzazione del sistema di videosorveglianza cittadino è stata avviata nel 2003, a partire da stazione dei treni e autostazione per supportare le forze di polizia nell’affrontare i problemi di sicurezza di zone più problematiche e allo scopo fu istituito un tavolo di lavoro congiunto. “Quindi il sistema è concepito per essere gestito in maniera congiunta tra i vari corpi di polizia nello spirito della collaborazione istituzionale sancita dalle intese tra Comune e Prefettura”. Nel 2012 è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la gestione del sistema di videosorveglianza, coinvolgendo tutte le forze di polizia, con un tavolo interistituzionale per definire i punti di nuova installazione, e nel 2019 un ulteriore Protocollo per la gestione e sviluppo del Sistema di Controllo nazionale Targhe e Transiti. “Nell’ultimo aggiornamento del Patto per Modena Sicura – ha continuato Muzzarelli – viene ribadita la stretta collaborazione in materia di videosorveglianza tra le parti, prevedendo anche una Cabina di Regia presso la Prefettura, composta da Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Direzione Generale-Ufficio legalità e sicurezze, che svolge un’attività propedeutica all’attività del Cposp anche nel coordinamento nella gestione della videosorveglianza attraverso l’ampliamento della rete di telecamere installate dal Comune e localizzate, con il contributo delle Forze di polizia, nei punti sensibili del territorio”. La rete viene infatti implementata sia per numero sia per tecnologia al fine di adeguarla alle esigenze del territorio e rispondere alle necessità delle Forze di polizia. Proprio nella seduta del 22 marzo la Giunta ha stanziato ulteriori 50mila euro per nuovi interventi per implementare e sviluppare il sistema secondo le indicazioni del gruppo tecnico interistituzionale, oltre che per completarne l’ammodernamento.
“Tutti gli interventi realizzati, dai grandi progetti alla singola telecamera, vengono condivisi nell’ambito del Gruppo Tecnico interistituzionale e l’individuazione dei punti esatti viene definita attraverso sopralluoghi congiunti; anche la scelta del tipo di telecamera è condivisa con le forze di polizia”, ha ribadito il sindaco che ha anche ricordato gli ultimi importanti interventi conclusi nella zona industriale dei Torrazzi e nel quadrante Nord-Ovest della città relativo alle aree di Bruciata, Tre Olmi, Cittanova, Marzaglia, Cognento.
Per quanto riguarda in particolare le frazioni, questa la situazione aggiornata: 6 telecamere (di cui 3 lettura targhe) a Marzaglia Nuova, 5 (di cui 2 lettura targhe) a Marzaglia Vecchia, 5 (di cui 2 lettura targhe) a Cittanova, 3 (di cui 2 lettura targhe) a San Damaso e San Donnino; 6 a Portile/Paganine; 3 (di cui 2 lettura targhe) a Vaciglio; 6 (di cui 2 lettura targhe) a Cognento; 6 a Baggiovara (di cui due in corso di installazione); 3 (di cui 2 lettura targhe) a Tre Olmi; 2 a Quattro Ville e 1 di lettura targhe ad Albareto. Un importante intervento concluso nel 2020 ha invece interessato San Damaso, San Donnino, Portile e Paganine. Al consigliere è stato anche fornito per iscritto l’elenco completo delle circa 60 telecamere in funzione nelle frazioni, tipo e ubicazione precisa.
Il sindaco ha infine sottolineato come “l’attività di monitoraggio svolta dalla videosorveglianza sia correlata ai controlli del territorio della Polizia Locale: 1.211 i servizi effettuati nelle frazioni nel 2023 e già 300 da inizio 2024. In particolare, a Cittanova e Marzaglia la Polizia locale ha eseguito 314 servizi nel 2023 (55 da inizio 2024), mentre a Baggiovara e Cognento sono stati 387 (87 da inizio 2024).
In replica, Stefano Manicardi si è detto non pienamente soddisfatto della risposta “perché non è stato chiarito se la tipologia di telecamera può essere modificata qualora venga considerata non efficace per la posizione in cui è stata installata”. Il consigliere, infine, ha voluto ringraziare gli operatori di polizia locale e i volontari dei gruppi di vicinato “per l’impegno nel garantire la sicurezza di tutti”.