Illuminazione pubblica Modena, Tar: dal Comune nessuna inerzia

L’ordinanza riconosce il lavoro sviluppato dall’amministrazione per indire la gara pubblica per assegnare il servizio. Chiesta una relazione entro ottobre



Al momento “non può ravvisarsi un’inerzia da parte dell’Amministrazione comunale” di Modena nell’ottemperare alla sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, confermata dal Consiglio di Stato, rispetto all’annullamento delle delibere che assegnavano il servizio di illuminazione pubblica a Hera luce srl.

Lo stabilisce un’ordinanza del 28 marzo dello stesso Tar che, su richiesta di Edison Next Government srl, ha preso in esame, appunto, l’ottemperanza della sentenza e la complessa procedura avviata dal Comune per indire una gara pubblica con la quale affidare il servizio, nel frattempo assegnato provvisoriamente a Hera luce srl, considerato l’unico soggetto in grado di garantire la continuità dell’attività, anche in quanto proprietario di buona parte degli impianti e delle dotazioni essenziali.

Nell’ordinanza il Tar riepiloga le iniziative svolte dal Comune fino a ora e, valutati gli impegni assunti, invita l’Amministrazione comunale a presentare una relazione entro ottobre sullo stato del procedimento “per verificare il rispetto dei termini indicati”, rinviando la trattazione del ricorso al mese successivo.
Tra gli impegni del Comune c’è quello della stima del valore della rete d’illuminazione pubblica, da definire entro giugno, e l’adozione della delibera consiliare relativa al nuovo affidamento entro ottobre, così da poter procedere alla pubblicazione degli atti di gara tra fine 2024 e primi mesi del 2025.

Il ricorso al Tar era stato presentato da Edison Next Government srl e City Green Light srl e i giudici amministrativi lo hanno accolto annullando le delibere del Consiglio comunale e gli atti conseguenti, che nel 2014 e poi nel 2022 avevano dato il via libera agli specifici contratti di servizio con Hera luce srl, nell’ambito dell’affidamento generale. Per i giudici, che hanno accolto la tesi dei ricorrenti, si sarebbe trattato invece di proroghe di un affidamento già scaduto rendendo necessaria la gara pubblica.