Le “piastrelle da piccole” al Museo della Ceramica di Fiorano Modenese

Da sabato 20 aprile una ricca esposizione che propone i primi 50 anni del Distretto. In mostra pezzi rari della produzione industriale locale del periodo 1889 – 1939, storie aziendali degli albori e vicende professionali e umane dei pionieri che fecero la ceramica



Le piastrelle da piccole (Uomo con tornio – Fabbrica Rubbiani)

Una mostra per fare luce sugli albori della produzione industriale ceramica del distretto modenese-reggiano proposta da Comune di Fiorano Modenese e Museo della Ceramica in collaborazione con Confindustria Ceramica, Acimac, Società Ceramica Italiana e il sostegno di Ceramiche Marca Corona, con il contributo di Marazzi Group per la ricerca scientifica.

È “Le piastrelle da piccole. 1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto” che apre i battenti sabato 20 aprile al Museo della Ceramica, presso il Castello di Spezzano.

“Quanto avvenuto nei primi decenni di vita dell’industria ceramica modenese-reggiana, dalla fine del 1800 allo scoppio della seconda guerra mondiale – spiegano i curatori – non è mai stato adeguatamente approfondito. Si è così creato un vuoto che sembra avere autorizzato molti a ritenere che di colpo, come “per miracolo”, a partire dagli anni 1950-’60 le piastrelle abbiano preso a essere prodotte in grande quantità dalle centinaia di industrie locali piccole e grandi sorte nel frattempo”.

La mostra “Le piastrelle da piccole1889-1939: i primi cinquant’anni del Distretto”, che sarà inaugurata il 20 aprile, con un’intera giornata dedicata alla ceramica, intende contribuire a riempire questo vuoto.

Nelle sale del Castello di Spezzano troveranno collocazione rare e particolarissime piastrelle industriali a testimonianza degli albori dell’industria ceramica. Già il titolo della mostra rende omaggio a queste prime piastrelle, piccole di formato e giovani di vita.

Si tratta della prima operazione di messa a valore della Collezione Medici, un patrimonio di oltre 7.000 pezzi che documenta l’evoluzione della ceramica industriale sul nostro territorio. La collezione è stata donata nei mesi scorsi al Comune di Fiorano Modenese dai familiari di Antonio Medici, collezionista scomparso nel 2021.

“Nel 2024 – ricorda la direttrice del Museo Stefania Spaggiari – compie dieci anni Manodopera, la sezione multimediale del Museo della Ceramica del Comune di Fiorano Modenese al Castello di Spezzano nata per raccontare la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto la ceramica industriale del Distretto modenese-reggiano. Il nostro vuole restare un museo vivo, pronto ad approfondire la storia della ceramica con nuove indagini sul passato e proiezioni su tendenze e sviluppi futuri”.

In mostra – sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese Francesco Tosi – troveremo materiale inedito, proposto in una narrazione ricca di storie personali e collettive. Ci sono le prime piastrelle industriali, il design che si fa prodotto di massa, gli scorci che raccontano l’abitare dell’epoca. Per noi del Distretto non è solo un’esplorazione della storia dell’industria ceramica, è anche un’opportunità per interrogarci sulle trasformazioni sociali ed economiche che hanno plasmato il nostro territorio nel corso dei primi cinquant’anni del suo sviluppo industriale. Per tutti, un modo per vedere la nascita e l’affermarsi di un fenomeno produttivo che ha saputo imporsi nel mondo con qualità e innovazione”.

Il 1889 può essere assunto come ideale data di nascita della produzione industriale di piastrelle sassolesi perché in quell’anno all’Esposizione del Museo Artistico Industriale di Roma anziché la solita ceramica ornamentale fu presentato “un saggio di piastrelle in maioliche” pressate a secco.

Di questo e dei passi successivi la mostra darà conto, proponendo più di cento pezzi rappresentativi della prima ceramica industriale, del design dell’epoca, delle ambientazioni ricostruite o ritrovate nelle abitazioni del Distretto, dei preziosi decori. E ancora, le prime aziende, le vicende produttive e personali dei pionieri: insomma, la ceramica come la si è fatta nel Distretto. E come lei ha fatto il Distretto.

In mostra le prime produzioni industriali delle aziende storiche: Fabbrica Carlo Rubbiani, Società Anonima Ceramica di Sassuolo, Società Anonima Ceramiche Marca Corona, Ing. Rizzi & figli Sassuolo, Ceramica Ninzoli Marconi Lusenti, Ceramica Carani & Giglioli, Industria Ceramica Veggia, Società Dieci Bertoli & C, Stabilimento Ceramico Ing. Guido Siliprandi & C., SAIME Società Anonima Industriale Materiali Edili, SACES Società Anonima Carani Eugenio Sassuolo, Società Ceramica Filippo Marazzi.

Nell’esposizione si intersecano le storie delle famiglie che hanno dato vita al Distretto ceramico: i Rubbiani, i Dieci, i Bertoli, i Carani, i Rizzi, i Ninzoli, i Marconi e i Lusenti. Fra i pionieri Matteo Olivari, il principe Emilio Odescalchi, Guido Giglioli, Antonino Dal Borgo, Guido Siliprandi e Filippo Marazzi.