Guastalla: due minori denunciati per il furto di due biciclette



Avevano parcheggiato le loro biciclette presso una rastrelliera nella frazione di Pieve di Guastalla. Dopo qualche ora, al loro ritorno, le loro bici non c’erano più. Successivamente, un loro amico gli riferiva di aver visto due ragazzi in sella alle loro bici. Le due vittime allertavano i carabinieri, raccontando i fatti. I militari della stazione di Luzzara, grazie alle concordi dichiarazioni testimoniali, risalivano ai due presunti autori del furto, rinvenendo le due biciclette asportate, poi consegnate ai legittimi proprietari. Per questi motivi, con l’accusa di furto in concorso, i Carabinieri della Stazione di Luzzara  hanno denunciato alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna due minori di 16 e 17 anni, tutti residenti nel reggiano.

I fatti risalgono all’8 aprile scorso quando, intorno alle 22:00, le due vittime parcheggiavano in località Pieve di Guastalla le loro bici presso una rastrelliera. Al loro ritorno si accorgevano che le loro bici erano state asportate. Dopo poco giungeva la chiamata di un loro amico che li informava di aver visto due ragazzi da lui conosciuti, in sella alle loro bici. Le due vittime contattavano nell’immediato il 112, che inviava sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione di Luzzara.  I militari si facevano dare dalle vittime una dettagliata descrizione delle biciclette asportate e ascoltavano alcuni testimoni i quali dichiaravano di aver visto due persone a loro conosciute, in sella alle bici rubate. Quindi le immediate indagini dei militari, portavano al rinvenimento delle due biciclette, riconsegnate ai legittimi proprietari. A seguito di denuncia, presentata dalle vittime, i militari proseguivano le indagini acquisendo anche i video delle telecamere presenti sul luogo del furto. Le concordi dichiarazioni testimoniali raccolte, e successiva attività investigativa, permettevano ai militari di acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti dei due minori che venivano quindi denunciati alla Procura presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo felsineo.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.