Formigine: restauro dell’ultima parte di Villa Gandini non aperta al pubblico

Scoperte decorazioni che fanno pensare all’abitazione come il primo nucleo dell’intero complesso. Ora i ragazzi potranno dare il nome alla loro nuova “casa”



A Formigine, è in fase di ristrutturazione quella che fu la casa del fattore, nota come Casa del Custode, vicino alla villa padronale dei Gandini, divenuta sede della biblioteca comunale agli inizi degli anni Settanta.

Ci troviamo nel Parco della Resistenza, presso un pregevole polo culturale che oltre alla biblioteca comunale ospita lo spazio di coworking, il bar e la sala prove musicali in quelle che erano le vecchie stalle; il Centro di Educazione alla Sostenibilità Ambientale nell’antico deposito degli attrezzi.

Il progetto di restauro e risanamento conservativo, a cura dell’architetto Marco Lugli, prosegue in concertazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

La suddivisione degli spazi interni sarà sostanzialmente mantenuta come in origine, con una sala principale a piano terra ed aule polifunzionali ai piani superiori; eliminando però le barriere architettoniche per l’accesso e consentendo a tutti di salire al primo piano grazie all’inserimento dell’ascensore.

Durante il restauro sono state scoperte decorazioni sopra alle porte, che saranno rese visibili ma soprattutto permettono di rivalutare la funzione d’uso e la datazione della “casa del fattore”. Infatti, se Villa Gandini così come la conosciamo ora prese forma alla fine del Settecento, le decorazioni ritrovate datano quest’abitazione alla fine del Seicento, facendo presumere si trattasse del primo nucleo del complesso architettonico.

La riqualificazione dell’ultima porzione del Polo culturale di Villa Gandini ancora non aperta al pubblico si inserisce perfettamente nel contesto, infatti diventerà uno spazio di aggregazione giovanile informale, destrutturato e aperto a tutti. Un lavoro che ha visto impegnati a lungo il Comune di Formigine in un percorso di co-progettazione realizzato al fianco dei ragazzi, nella consapevolezza che per costruire un luogo per gli adolescenti si dovesse sentire la loro voce, comprendere le loro necessità, conoscerne i desideri.

E proprio i ragazzi, Mercoledì 15 maggio avranno un compito importante: quello di scegliere il nome da dare alla loro nuova “casa”. Tutti i giovani dai 12 ai 18 anni possono partecipare a questo laboratorio creativo, guidato dal sociologo Stefano Laffi, alle ore 16 presso Hub in Villa (Via Sant’Antonio 4).

Il progetto di restauro e risanamento conservativo è finanziato con fondi PNRR per 1 milione e 200mila euro.