Le Piccole e Medie Imprese modenesi a confronto con i rappresentanti delle istituzioni



Un confronto tra i politici modenesi e reggiani e il mondo delle piccole e medie imprese del territorio per evidenziare quelle che sono le criticità maggiori sulle quali occorre unire le forze, nel rispetto dei ruoli, per cercare delle soluzioni praticabili in tempi brevi. Questo è l’obiettivo dell’incontro che precederà la classica cena di scambio d’auguri natalizi, organizzato congiuntamente da Confapi Emilia e Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia il prossimo lunedì 2 dicembre a Modena.

Protagonisti del dibattito saranno il sindaco della città Massimo Mezzetti, i presidenti delle Province di Modena e Reggio Emilia, Fabio Braglia e Giorgio Zanni, oltre al Presidente del Collegio imprenditori edili Claudio Candini  e al Presidente di Confapi Emilia, Alberto Meschieri, che farà gli onori di casa con il suo intervento introduttivo e al presidente di Confapi Emilia-Romagna, Giovanni Rabaiotti, a cui sono affidate le conclusioni.

«C’è uno scenario internazionale particolarmente complesso che inevitabilmente ha ripercussioni anche sull’economia emiliana – ricorda Alberto Meschieri -. E anche il 2025 si annuncia come un anno in cui sicuramente l’attenzione per non perdere competitività deve rimanere alta. Parlando di problemi che coinvolgono direttamente anche le amministrazioni locali, Province e Comuni, e, cercheremo di comprendere come si possa – attraverso un patto comune – trovare una soluzione al problema legato alla difficoltà che gli imprenditori hanno nel reperire personale da inserire nelle fabbriche e nei cantieri».

Occorre pertanto favorire percorsi che riavvicinino i giovani anche alle attività manuali, investendo sulla formazione professionale, che deve essere capace di intercettare coloro che non studiano e non lavorano, offrendo opportunità ai nostri giovani e rispondendo alle esigenze delle imprese: anche il tema del reperimento di alloggi a prezzi accessibili per i lavoratori, favorirebbe l’assunzione di professionalità provenienti da altri territori.

«Per il futuro resto come moderatamente ottimista perché credo che la solidità degli imprenditori del territorio e l’esperienza degli amministratori locali possano offrire risposte adeguate, soprattutto se si uniscono idee e forze» conclude Meschieri.