“Il Presidente dell’Associazione Pandora ha chiarito in modo inequivocabile, anche sui mezzi d’informazione, che la scelta di non realizzare l’edizione 2025 dello Youth Festival è stata una decisione che pertiene solo e soltanto all’Associazione stessa per questioni interne organizzative che non riguardano l’operato dell’Amministrazione Comunale, una decisione già presa dall’Associazione quando ha incontrato l’Amministrazione”.
Con queste parole l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari ha risposto, ieri sera in Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia.
“Per quanto il valore culturale, sociale, aggregazionistico ed economico dello Youth Festival sia indiscusso e travalichi i confini comunali, si tratta di un progetto organizzato da un’Associazione che ha legittimamente scelto di non organizzare l’edizione 2025. L’Amministrazione Comunale non vuole e non può prevaricare la scelta di un consiglio direttivo di un’Associazione, proponendo, come richiesto da Fratelli d’Italia, ad altri Enti del terzo settore di organizzare il medesimo evento nè tantomeno di rivendicare come Comune la paternità del logo dell’evento a fronte di un contributo erogato nel corso degli anni dalla passata amministrazione che, sommando i contributi del Comune e della Regione, ammontava solamente al 2% del bilancio complessivo del progetto. Nei contatti con l’Amministrazione, l’Associazione Pandora non ha mai chiesto di poter essere aiutata tramite il coinvolgimento di altri Enti o Associazioni e sarebbe stato impossibile provare a ridurre il rischio di impresa con così poco tempo a disposizione e considerando già l’ampia copertura garantita da sponsor provenienti dal territorio”.
“Fratelli d’Italia insieme ad altre forze politiche della minoranza – conclude l’Assessore Ferrari – ha chiesto a seguito dell’annuncio di Pandora per quale motivo non sia stata portata in Consiglio Comunale la scelta dell’Associazione avviando anche una sgradevole caccia alle streghe su eventuali soci e volontari all’associazione che hanno collaborato, col centrosinistra, alla passata campagna elettorale. A parte che non possiamo sapere quali e quante persone collaborino, anche a solo titolo di volontario, ad un’associazione, preme sottolineare che non esistono associazioni di serie A o di serie B. Le necessità logistiche, organizzative ed economiche delle associazioni hanno tutte pari dignità ed il diritto di avere la stessa attenzione nelle sedi opportune.
Per concludere sullo Youth Festival, siamo impegnati a capire se e come l’Associazione potrà ripresentarlo nel 2026: ma se ciò non avverrà sarà cura dell’Amministratore attivarsi in tal senso e continuare comunque a garantire la presenza di eventi e appuntamenti di carattere culturale, giovanile, musicale e aggregativo così come sta già facendo considerando che sono più di 60 gli appuntamenti già organizzati fra maggio e luglio in collaborazione con molti enti del territorio e del terzo settore che, seppur aventi portata differente in termini economici, non risultano meno importanti da un punto di vista culturale, associativo e di aggregazione giovanile”.