In Consiglio provinciale la situazione delle carceri modenesi

Approvato ordine del giorno sulle condizione dei detenuti



Sollecitare una serie di interventi strutturali per migliorare l’efficienza degli edifici carcerari, con particolare attenzione alla riduzione del sovraffollamento e alla creazione di spazi adeguati per le attività ricreative, educative e professionali e sostenere la necessità di incrementare le risorse per la manutenzione e la sicurezza delle strutture, in modo da garantire ambienti più dignitosi per i detenuti.

E’ quanto contenuto nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale nella seduta di martedì 3 giugno, presentato dai consiglieri del gruppo Insieme per una nuova Provincia, in relazione alla qualità della vita delle detenute e dei detenuti nonché al lavoro della polizia penitenziaria delle carceri di Modena e Castelfranco Emilia.

In particolare, nel dispositivo discusso e approvato all’unanimità, si impegna la Provincia di Modena ad attivarsi per selezionare e incrementare le opportunità di formazione professionale, di istruzione e di lavoro all’interno delle carceri, ampliando le collaborazioni con aziende locali per offrire ai detenuti esperienze pratiche che facilitino il loro reinserimento sociale al termine della pena oltre che ad estendere progetti di volontariato e di cooperazione con il coinvolgimento di un maggior numero di associazioni del terzo settore del territorio per permettere ai detenuti di praticare attività a beneficio della comunità.

Nel corso dell’illustrazione del documento, il consigliere Giovanni Gargano ha proposto la «costituzione di un tavolo provinciale che preveda la presenza oltre ai componenti del CLEPA anche di referenti della Polizia Penitenziaria, per monitorare costantemente le condizioni di vita all’interno delle carceri e le criticità legate al loro funzionamento, oltre che coordinare azioni per sensibilizzare tutti i comuni della provincia alle tematiche connesse alla presenza di due realtà carcerarie anche individuando e proponendo attività a sostegno».

Il gruppo di minoranza Unione Modena Civica Uniamoci ha proposto una serie di emendamenti all’Ordine del giorno, tutti recepiti dal Consiglio e integrati nel documento, tra cui la proposta di “valutare se, anche a seguito dell’aumento dell’organico della Polizia Penitenziaria avvenuto nel corso del 2025, si renda necessario richiedere un ulteriore incremento del personale per far fronte al sovraffollamento e alle crescenti difficoltà operative”.

Inoltre, la consigliera Elisa Rossini ha evidenziato l’importanza della presa d’atto nell’ordine del giorno approvato dell’attività del Governo sul tema delle carceri. In particolare ha ricordato che «nella recente visita a Modena il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha evidenziato la necessità di affrontare il sovraffollamento carcerario attraverso misure strutturali, come l’introduzione di un Commissario straordinario per attuare un piano nazionale di interventi edilizi volti ad aumentare i posti per i detenuti e migliorare le condizioni di lavoro del personale penitenziario. Tale necessità è stata evidenziata anche dal sottosegretario di Stato Tullio Ferrante che in aprile ha visitato il carcere di Castelfranco Emilia». Inoltre «nel mese di gennaio 2025 sono stati destinati alla Casa circondariale Sant’Anna 25 nuovi agenti di Polizia Penitenziaria ed è di alcuni giorni fa la notizia di 140 nuovi Commissari e 401 nuovi vice ispettori che entreranno in servizio presso gli istituti penitenziari italiani, di questi sei vice ispettori e un Vice Comandante di reparto arriveranno a Modena».

Il documento approvato dal consiglio si propone, infine, di promuovere un’audizione in Consiglio provinciale della Direzione delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, dei Comandanti della Polizia Penitenziaria di Modena e Castelfranco Emilia, del Garante dei Detenuti Regionale, del Garante dei Detenuti della Città Modena, del Terzo Settore impegnato nelle due strutture, dei Magistrati di sorveglianza.