Legacoop Bologna celebra la longevità e gli anniversari delle coop associate. Riconoscimenti a 13 cooperative nel segno dell’Umanesimo economico



All’approssimarsi di #CoopsDay – Giornata Internazionale delle Cooperative del 5 luglio, si è svolto stamattina, nella sede della Camera di Commercio di Bologna, “Tra le generazioni, storie di cooperative”.  Un evento voluto da Legacoop Bologna in collaborazione con Camera di Commercio e Comune di Bologna per celebrare gli anniversari 2025 delle proprie associate. Un momento che evidenzia come la cooperativa sia una forma di impresa in media più longeva e resiliente rispetto alle altre forme imprenditoriali.

L’appuntamento, aperto dagli interventi del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e del presidente della Camera di Commercio, Valerio Veronesi, è stato l’occasione per discutere il libro del professore ed economista Piero FormicaUmanesimo economico. L’autore ha dialogato con la presidente di Legacoop Bologna, Rita Ghedini e con Roberto Lippi, direttore della Fondazione Ivano Barberini.

Formica ha spiegato come l’Umanesimo economico proponga un vero e proprio cambio di paradigma: il superamento di un’economia centrata sulla quantità – sull’accumulazione, sul profitto a ogni costo – in favore di un’economia della qualità, fondata sul valore delle relazioni, sulla sostenibilità ambientale e sull’equità sociale. Al centro di questo approccio c’è l’idea di un Umanesimo Economico, che rifiuta la riduzione della conoscenza a sola tecnica e restituisce dignità al pensiero critico, alla creatività e alla responsabilità etica. Una riflessione che valorizza il contributo degli umanisti e dei pensatori indipendenti come bussola per affrontare le sfide del nostro tempo, in controtendenza rispetto alla tecnocrazia e al determinismo algoritmico.

Il libro immagina la figura dell’Homo Solidalis come archetipo dell’essere umano capace di coniugare sapere, solidarietà e azione trasformativa, e indica nell’Europa il luogo possibile per coltivare questa visione: un continente che, recuperando le proprie radici culturali, può diventare laboratorio di un’economia più giusta, democratica e rigenerativa.

Il libro del professor Piero Formica ci invita a immaginare un’economia fondata sulla qualità delle relazioni, sulla conoscenza, sull’equità e sulla sostenibilità: un umanesimo economico che rimetta al centro l’essere umano e la sua capacità di generare futuro. La cooperazione, con la sua natura imprenditoriale partecipata e mutualistica, rappresenta una delle forme più coerenti e concrete di questa visione – ha dichiarato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna –  Le nostre imprese utilizzano i fattori produttivi –  capitale, lavoro, competenze – in modo diverso, finalizzandoli non all’accumulazione individuale ma alla creazione di valore condiviso, che non si misura solo in termini economici, ma anche in coesione sociale, rigenerazione dei territori, benessere delle comunità. Fare cooperazione significa praticare ogni giorno quell’utopia imperfetta che Formica descrive: un’impresa che produce, innova e compete, ma che allo stesso tempo include, si prende cura, costruisce futuro e trasforma la società. E questo modello per certi versi utopistico funziona, oggi siamo qui a dimostrarlo concretamente con le cooperative premiate”.

Tra le cooperative premiate nell’evento spiccano gli 80 anni di Camst, cui seguono altre 12 cooperative: Anastasis Società Cooperativa Sociale (40 anni); Consorzio Trasporti Valsamoggia (40 anni); Federservice Società Cooperativa (40 anni); NCV Logistica Evoluta (40 anni); Eventi Soc. Coop. (30 anni); Consorzio Aldebaran (20 anni); Cooperativa Kitchen (20 anni); Cooperativa Teatro dell’Argine (20 anni); Insieme Soc. Coop. Sociale (20 anni); Cooperativa Indici Opponibili (10 anni); Ifom Coop. Sociale (10 anni); Iris Coop. Sociale (10 anni).

Le targhe consegnate alle cooperative premiate, anche quest’anno, sono state realizzate dalla cooperativa sociale di inserimento lavorativo Eta Beta, che le ha prodotte artigianalmente in ceramica, legno e materiali riciclati.