La Regione stanzia oltre 6 milioni per rafforzare il sistema bibliotecario, archivistico e museale



Il sostegno all’attività delle biblioteche comunali, l’acquisizione di fondi documentali storici, la valorizzazione dei cimiteri monumentali e il riconoscimento del percorso, unico nel suo genere, delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”.

Sono solo alcuni degli ambiti che la Regione intende sostenere nel prossimo triennio grazie a oltre 6 milioni di euro destinati al sistema bibliotecario, archivistico e museale. Un finanziamento approvato dalla giunta all’interno del Piano bibliotecario e del Piano Museale di quest’anno, a cui si sommano gli stanziamenti impiegati nel 2025 e attribuite dalla programmazione degli anni precedenti.

“La cultura è un tratto distintivo dell’Emilia-Romagna e le risorse che investiamo testimoniano il nostro impegno concreto per rafforzare un sistema che è patrimonio di tutti i cittadini – spiega l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni – Non si tratta solo di preservare il passato, ma di costruire il futuro: ogni biblioteca, ogni museo, ogni archivio che sosteniamo diventa un presidio culturale che genera valore sociale ed economico per le nostre comunità. Il nostro obiettivo è garantire che anche nei comuni più piccoli si possa accedere a servizi culturali di qualità, perché crediamo che la cultura debba essere un diritto universale accessibile a tutte e tutti, non un privilegio. Le biblioteche e i musei che finanziamo- aggiunge l’assessora- non sono semplici contenitori, luoghi di studio e ricerca, ma di incontro e relazione per tutte le generazioni e sono parte di quel welfare culturale che vogliamo rendere sempre più centrale nelle nostre politiche. Il nostro sostegno non si limita ai finanziamenti, pur fondamentali per mantenere standard qualitativi elevati, ma punta a favorire la creazione di reti e scambi tra le diverse istituzioni, così come il polo bibliotecario regionale unico sul quale confermiamo il nostro impegno, per costruire un sistema culturale davvero integrato e capace di rispondere alle sfide del presente.”

 

Il Piano bibliotecario 2025

Mette a disposizione 1,5 milioni di euro per l’anno 2025, 1,8 per il 2026 e 240mila nel 2027. Si tratta di somme destinate a interventi a favore dell’organizzazione bibliotecaria regionale e cioè all’insieme di biblioteche, archivi, fototeche, fonoteche, videoteche, mediateche e altri centri di documentazione e informazione degli enti locali e di altri soggetti pubblici e privati convenzionati con la Regione. Le tipologie di intervento previsti dal Piano bibliotecario riguardano interventi diretti per l’acquisizione di beni e servizi, la predisposizione delle graduatorie per le richieste di contributo per allestimenti, arredi, attrezzature e per inventariazione di archivi storici, e per i contributi all’acquisto di fondi documentari tramite convenzioni e contributi ai poli bibliotecari.

Tra le acquisizioni di beni e servizi è inclusa si trova la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche regionali per le biblioteche e gli archivi storici (euro 620.783), per la catalogazione di fondi fotografici delle biblioteche di San Pietro in Casale (Bo) e Rubiera (Re) per 95.000 euro; per lo sviluppo dei servizi delle biblioteche digitali (353.000). Quest’ultimo intervento include il progetto ReadER, ossia la biblioteca digitale scolastica.

Quattro gli interventi a favore di servizi bibliotecari comunali per il sostegno ai servizi bibliotecari e archivistici, con convenzioni biennali con i comuni di Ozzano dell’Emilia (Bo) per il ripristino della biblioteca comunale, Pieve di Cento (Bo) per il consolidamento del Polo culturale “Le scuole”, Mirandola (Mo) per la ricollocazione e il riordino del fondo librario e archivistico antico, e Bologna per l’avvio del servizio di prestito intersistemico circolante metropolitano, per un totale di euro 110.000 euro nel 2025 e 60.000 euro nel 2026. Tre gli interventi a favore di biblioteche e archivi di titolarità privata tramite convenzioni biennali: con il Laboratorio di restauro Ottorino Nonfarmale s.r.l. di San Lazzaro di Savena (Bo) per la valorizzazione dell’archivio dichiarato di interesse culturale dal Ministero della Cultura; con la Fondazione Biblioteca del Mulino per l’integrazione del programma di attività presentato lo scorso anno a seguito di bando comprendente attività di studio e ricerca in occasione dei centenari di Guido Fanti e Nicola Matteucci; con l’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza per progetti che favoriscono la fruibilità dei servizi bibliotecari da parte dei non vedenti, per un totale di 60.000 euro nel 2025 e 60.000 nel 2026. A esse si aggiungerà una convenzione triennale con la Conferenza episcopale italiana dell’Emilia-Romagna per la collaborazione delle biblioteche ecclesiastiche e religiose con l’organizzazione bibliotecaria regionale, cui saranno destinati 60.000 euro quest’anno e 100.000 per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Il Piano ha finanziato con 40mila euro anche una convenzione con il Comune di Bologna per la gestione dell’archivio regionale della produzione editoriale cartacea che la Regione ha affidato dal 2009 alla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio. Nell’anno 2024 l’archivio è stato incrementato di 5.748 unità. Previsti anche contributi all’acquisto di fondi documentari tramite convenzioni con il Comune di Bologna per un ampio lotto del fondo fotografico Tano D’Amico destinato alla Cineteca per 92.000 euro; con la Biblioteca Universitaria dell’Università di Bologna per un fondo di lettere dei papi Benedetto XIV e Clemente XIII per 16.000 euro; con il comune di Modena per la rivista olandese ‘Wendingen’ destinata alla Biblioteca Poletti e di documentazione sette-ottocentesca destinata all’Archivio storico comunale per 35.000 euro; con il comune di Ravenna per un frammento di un codice dantesco di metà del XIV secolo per 7.000 euro. Contributi anche ai poli bibliotecari: il Piano 2025 impiega 986.254 euro che saranno erogati nel 2026.

 

Il Piano museale 2025

Il Piano impiega 1,3 milioni di euro nel 2025 e 867mila nel 2026. Il suo perimetro negli scorsi anni è stato esteso da due interventi normativi. Il primo con il riconoscimento delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, e il secondo con il riconoscimento e la valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici della regione Emilia-Romagna.

Il Piano museale assegna un ruolo centrale al Sistema Museale regionale, a sua volta collegato con il Sistema Museale Nazionale che promuove e sostiene le realtà museali dell’Emilia-Romagna verso la crescita e la qualificazione dei servizi culturali secondo standard di qualità e obiettivi di miglioramento fissati a livello nazionale (LUQV – Livelli Uniformi di Qualità per la Valorizzazione), adottati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna. Annualmente viene periodicamente attivata una procedura per l’accreditamento dei musei e luoghi della cultura al Sistema Museale regionale che ad oggi conta 127 strutture che sono direttamente accreditate anche al Sistema Museale Nazionale.

Nell’ambito del Piano è stato approvato il bando per la presentazione di progetti in materia di musei pubblici e altri istituti culturali e l’assegnazione di contributi per le annualità 2025 e 2026, a cui possono accedere anche le case e gli studi delle persone illustri riconosciute di proprietà pubblica. Il bando prevede tre linee di intervento, due onerose e volte a migliorare e qualificare le sedi ed i servizi offerti dagli istituti e incentivare la conservazione del patrimonio culturale, e una ulteriore linea di intervento dedicata alla descrizione e digitalizzazione del patrimonio culturale.

Nel 2025 è in essere una seconda annualità delle convenzioni per l’ampliamento dell’organizzazione museale, stipulate lo scorso anno per il triennio 2024-2026 con i soggetti privati e per i quali è già stata approvata la graduatoria. Il bando ha incentivato il raggiungimento degli standard di qualità del Sistema Museale regionale introducendo due linee di intervento, una per musei accreditati al Sistema Museale Nazionale e una per musei non accreditati al SMN. Sono stati assegnati contributi a 17 musei privati del territorio sulla base della presentazione di programmi e attività triennali.

Infine, nel 2025 cade la seconda annualità del bando rivolto a enti locali e istituzioni culturali senza fini di lucro per attività dedicate allo sviluppo di reti museali, territoriali e tematiche. Per le annualità 2024 e 2025 sono stati assegnati contributi complessivi pari a 300.000 euro a 5 progetti che riguardano nuove reti museali con accordi di rete ben strutturati e capaci di coinvolgere nel complesso 56 fra musei e istituti culturali distribuiti nel territorio regionale.